Apulia Cinema

Nasce il progetto Mia: Digitalizzazione, Archiviazione, Realtà aumentata, Traduzione in video 3D


I progressi della tecnica sono oggi più veloci del tempo che ciascuno di noi ci mette per comprenderli e riuscire ad assimilarli. E i ricercatori, che illustrano gli studi relativi, sono diventati più veloci dei computer, che devono dimostrare - con la pratica - le teorie esposte a voce. Succede soprattutto nei settori più dinamici, come nel mondo del cinema.Una prova? Questa mattina a Bari alcuni giovani hanno illustrato il nuovo (annunciato) progetto Mia ad un gruppo di persone, eterogeneo per cultura ed età, tutte interessate all’argomento e convenute (numerose) nella Mediateca Regionale (nella foto). Ebbene: illustrano i dettagli il professor Nicola Barbuti, della spin-off dell’Università di Bari, l’ingegner Pisani di Top Service, i singoli ricercatori, in particolare Italo Spada ed Annalisa Colucci.Molto avvantaggiati appaiono Cristina Piscitelli, project and financing di Apulia film commission, che spiega le origini e l’iter del progetto, dal momento del bando alla odierna dimostrazione dei risultati raggiunti, ed Angelo Amoroso d’Aragona, responsabile della stessa Mediateca, che si va trasformando in uno spazio condiviso e in un luogo accessibile dall’esterno: entrambi hanno più pacatamente svolto relazioni di sole (concrete) parole, come Gaetano Grasso di Innova Puglia che ha poi chiuso i lavori.Attenti i giornalisti più giovani, come Ludovico Fontana e Francesca Limongelli. O gli appassionati di cinema e tecnologia come Irene Gianeselli, Narda Liotine, Giuseppe Procino, Claudio De Francesco e Benedetto Gemma. Attenti i docenti come Angela Bianca Saponari. Perplessi gli intervenuti più in età, come il fotografo Franco Altobelli e Vito AntonacciPer fortuna il dottor Italo Spada, area manager di Cetma di Brindisi, prima dell’incontro fa, con dose di pazienza, una dimostrazione pratica e con il suo telefonino punta sui manifesti di film “pretrattati” (in particolare quello di Idillio infranto) e fa vedere i contenuti aggiuntivi che nascono dal collegamento, il trailer del film, una scheda notizie e così via. E indica i quattro punti principali del progetto, che si riassumono nelle parole chiave: digitalizzazione, archiviazione, realtà aumentata, traduzione in video 3D.Oggi tutto è cambiato. I media sono connessi tra loro e così anche la Mediateca, divenuta una “teca” dei “media”. Si apre uno scenario futuro, con una “Piattaforma 3.0”. Ne riparleremo.Adriano SilvestriMia Mediateca Interattiva Audiovisiva. Workshop a Bari: Leggi.