In circa un’ora di conferenza, Nichi Vendola intrattiene un folto gruppo di studenti, insegnanti ed appassionati di cinema, radunati a Gravina in Puglia nell’auditorium dell’Istituto intitolato a Vittorio Bachelet (nella foto) e risponde subito alla domanda: Perché il film Il Vangelo secondo Matteo, girato sulla Murgia, dopo cinquanta anni continua a stupire?«È un Pasolini che cerca il mito; quello in cui l’umanità è autentica. Luoghi mitici come il sud d’Italia, o come lo Yemen, o come l’Oriente o come l’India. Sono luoghi in cui Lui prova a costruire una resistenza a questa modernità cattiva, che è la modernità che distrugge l’ambiente e soprattutto cancella le cultura. Per lui il dialetto, i dialetti, le differenze fondano la poesia e quindi sente che la poesia è minacciata.»Il Presidente della Regione Puglia osserva: «Devo dire che quella ricerca inesausta di verità oggi viene finalmente compresa, perché Lui ha avuto uno sguardo profetico, ha capito con molto anticipo quale era la deriva e l’abbrutimento della umanità.» poi ricorda che il regista «Aveva visitato la Terra Santa, ma la aveva trovata troppo contaminata dai conflitti e dalla modernizzazione per girare il suo film. Il Sud scelto da Pasolini incarna i tanti Sud del mondo in cui resiste, finchè può resistere, una umanità genuina, che - pur sapendo poco - conosce l’essenziale.»Nichi Vendola, con tono molto appassionato, dichiara ancora: «Gesu Cristo di Pier Paolo Pasolini è meraviglioso, perché è autentico, è triste, perchè senti che suda, che soffre, che è adirato, lo senti in tutta la sua umanità, potente. Ed è potente, perché lo scenario di quel Cristo sono i Sassi di Matera, la nostra Murgia arcaica, cioè una Palestina ricostruita qui, nel sud d’Italia, l’ultimo luogo che conservava ancora un po’ della forza mitologica che dava a Pasolini la voglia di resistere.»Vendola così conclude il suo intervento su Pasolini e il Vangelo del Sud per la inaugurazione dell’evento “Il Vangelo di Pasolini. Volti e luoghi della Murgia” (in programma nei prossimi giorni tra Gravina in Puglia, Ruvo di Puglia e Santeramo in Colle): «è stato, nell’Italia nostra contemporanea, ma forse lo possiamo proiettare in un tempo più lungo, uno dei più grandi poeti civili, che ha messo in scena non i propri trionfi, ma le proprie debolezze, la propria fragilità, le proprie sconfitte e le proprie ferite. Dio solo sa se non abbiamo bisogno ancora oggi della qualità di quella ricerca e di quella umanità.»Adr.S.Articolo di Nichi Vendola su Pasolini (“La Repubblica”): Leggi.Il Vangelo di Pasolini rivive sulla Murgia cinquanta anni dopo: Leggi.Il Vangelo di Pasolini Volti e luoghi della Murgia: ProgrammaVisita alla Mostra “Pasolini a Matera. Il Vangelo secondo Matteo 50 anni dopo”: Leggi.Il Vangelo secondo Matteo su Youtube: https://www.youtube.com/watch?v=h7ewh5k5-gYVedi: Copertina del Blog.
Vendola: «Pasolini ha messo in scena non i propri trionfi, ma le proprie debolezze, fragilità, sconfitte e le proprie ferite»
In circa un’ora di conferenza, Nichi Vendola intrattiene un folto gruppo di studenti, insegnanti ed appassionati di cinema, radunati a Gravina in Puglia nell’auditorium dell’Istituto intitolato a Vittorio Bachelet (nella foto) e risponde subito alla domanda: Perché il film Il Vangelo secondo Matteo, girato sulla Murgia, dopo cinquanta anni continua a stupire?«È un Pasolini che cerca il mito; quello in cui l’umanità è autentica. Luoghi mitici come il sud d’Italia, o come lo Yemen, o come l’Oriente o come l’India. Sono luoghi in cui Lui prova a costruire una resistenza a questa modernità cattiva, che è la modernità che distrugge l’ambiente e soprattutto cancella le cultura. Per lui il dialetto, i dialetti, le differenze fondano la poesia e quindi sente che la poesia è minacciata.»Il Presidente della Regione Puglia osserva: «Devo dire che quella ricerca inesausta di verità oggi viene finalmente compresa, perché Lui ha avuto uno sguardo profetico, ha capito con molto anticipo quale era la deriva e l’abbrutimento della umanità.» poi ricorda che il regista «Aveva visitato la Terra Santa, ma la aveva trovata troppo contaminata dai conflitti e dalla modernizzazione per girare il suo film. Il Sud scelto da Pasolini incarna i tanti Sud del mondo in cui resiste, finchè può resistere, una umanità genuina, che - pur sapendo poco - conosce l’essenziale.»Nichi Vendola, con tono molto appassionato, dichiara ancora: «Gesu Cristo di Pier Paolo Pasolini è meraviglioso, perché è autentico, è triste, perchè senti che suda, che soffre, che è adirato, lo senti in tutta la sua umanità, potente. Ed è potente, perché lo scenario di quel Cristo sono i Sassi di Matera, la nostra Murgia arcaica, cioè una Palestina ricostruita qui, nel sud d’Italia, l’ultimo luogo che conservava ancora un po’ della forza mitologica che dava a Pasolini la voglia di resistere.»Vendola così conclude il suo intervento su Pasolini e il Vangelo del Sud per la inaugurazione dell’evento “Il Vangelo di Pasolini. Volti e luoghi della Murgia” (in programma nei prossimi giorni tra Gravina in Puglia, Ruvo di Puglia e Santeramo in Colle): «è stato, nell’Italia nostra contemporanea, ma forse lo possiamo proiettare in un tempo più lungo, uno dei più grandi poeti civili, che ha messo in scena non i propri trionfi, ma le proprie debolezze, la propria fragilità, le proprie sconfitte e le proprie ferite. Dio solo sa se non abbiamo bisogno ancora oggi della qualità di quella ricerca e di quella umanità.»Adr.S.Articolo di Nichi Vendola su Pasolini (“La Repubblica”): Leggi.Il Vangelo di Pasolini rivive sulla Murgia cinquanta anni dopo: Leggi.Il Vangelo di Pasolini Volti e luoghi della Murgia: ProgrammaVisita alla Mostra “Pasolini a Matera. Il Vangelo secondo Matteo 50 anni dopo”: Leggi.Il Vangelo secondo Matteo su Youtube: https://www.youtube.com/watch?v=h7ewh5k5-gYVedi: Copertina del Blog.