Apulia Cinema

Ricciotto Canudo, da Gioia del Colle a Parigi


Il grande intellettuale Ricciotto Canudo, vissuto tra Bari e Parigi, è nato a Gioia del Colle il 2 gennaio 1877 quinto di sette figli, da Emilia Stampacchia e da Eugenio, il quale nel Paese è agente delle imposte. Oggi sono passati esattamente 138 anni. Scrittore, poeta, romanziere, novellista, critico letterario, si afferma tra i pionieri della teoria cinematografica, dell'immagine fotografica e dell'estetica nel cinema.È uno dei grandi nomi della Terra di Bari ed ha onorato l’Italia nel mondo: è l’ultimo dei grandi personaggi originari della Puglia, che si sono affermati in Francia, dopo Niccolò Piccinni (1728/1800) e Giuseppe De Nittis (1846/1884).Si trasferisce presto con la famiglia a Bari; scrive poemi, poesie, novelle ed una lirica. Alloggia in estate nella Villa Stampacchia a Santo Spirito. Frequenta l’Istituto tecnico superiore, ma poi si trasferisce a Palermo, ove si diploma in fisica e matematica ed inizia a frequentare la facoltà di ingegneria; poi si dedica agli studi classici e si trasferisce a Firenze ed a Roma. Si stabilisce infine a Parigi nel maggio 1901. Il suo primo lavoro è quello di corrispondente del «Corriere delle Puglie» diretto a Bari da Martino Cassano. Poi insegna lingue e frequenta i gruppi dell'avanguardia letteraria ed artistica; e stringe amicizia con Valentine de Saint –Point, Gabriele D'Annunzio e Guillaume Apollinaire, il quale gli affibbia il nomignolo «Le Barisien». Fonda nel 1907 il primo cineclub del mondo, «Le Club des Amis du Septième Art» in cui parla di tecnica cinematografica, montaggio, rapporti tra la luce e l’azione.Scoppia la grande guerra e si arruola nella Legione straniera francese; viene aggregato alla Legione Garibaldina, combatte sul fronte tra Albania e Macedonia e nei Dardanelli. Ferito e decorato al valore militare, compaiono i primi sintomi di febbre malarica. Al termine del conflitto resterà celebre l'immagine del ritratto in bianco e nero (nella foto) tracciato da Pablo Picasso, nel 1918, con la dedica «à mon cher Canudo, le poète», che illustra un libro contenente anche una partitura di Ravel. Nel 1920 è tra i sostenitori dell'istituzione a Bari di una Università e di un Conservatorio musicale e, nella città, suo fratello è tra i fondatori del Partito Socialista. A Parigi inventa il primo «Salone del Cinema». Nel 1921 pubblica il manifesto «La nascita della settima arte» in cui prevede che il cinema avrebbe unito, in sintesi, le arti dello spazio e del tempo; le arti plastiche con la musica e la danza; preannuncia la registrazione isocronica della musica nei film, la imminente uscita di pellicole a colori, la possiblità di creare un film «a rilievo» (a 3D). Al Moulin Rouge partecipa alla festa di carnevale il 24 febbraio 1922, vestito da donna e sorridente.Nel 1923 parla alla radio della Francia e i baresi accorrono a Ceglie del Campo per ascoltare la sua voce dalle antenne radio. Ma muore il 10 novembre, a seguito di complicazioni seguenti a interventi chirurgici ad un orecchio. Nel primo centenario della sua nascita, il Comune di Gioia del Colle appone sulla facciata della sua casa natale, in via Cavour 77, una targa e gli intitola una strada e il Liceo scientifico, in seguito unito al liceo classico in un unico istituto superiore. La Città di Bari gli dedicherà una piccola via al rione Libertà. Una strada a suo nome esiste anche a Mola di Bari. Nel 1982 è istituita la Fondazione Ricciotto Canudo, nel 2002 nasce a Bisceglie il Cineclub dedicato all’illustre uomo. Lo scorso anno il suo pronipote Giandonato Disanto progetta il «Museo Canudo», da realizzare nella Villa Stampacchia, in corso Garibaldi 16, a Santo Spirito.Continua con Ricciotto Canudo la rubrica "è accaduto Oggi": del personaggio il Blog si è occupato tante volte: Ricciotto Canudo a 90 anni dalla scomparsa: leggi; Ricciotto Canudo è vivo!: leggi; Milord. Il nostro Ricciotto Canudo: leggi; La nascita della "Settima Arte" e la vita di Ricciotto Canudo: leggi; La gioventù di Ricciotto Canudo, da Gioia del Colle a Parigi: leggi.Adriano Silvestri