Apulia Cinema

Metropolis di Fritz Lang, da Berlino a Bari


All’Ufa Palast dello Zoo di Berlino il 10 Gennaio 1927 si proietta per la prima volta il film muto Metropolis (Germania 1927, 117/153’. Nella Foto). Nel cast: Alfred Abel, Gustav Fröhlich, Brigitte Helm, Rudolf Klein-Rogge, Fritz Rasp, Theodor Loos, Heinrich George e Erwin Biswanger.Fritz Lang ipotizza un anno venturo in cui: «Le divisioni di classe si accentuano, tanto che - a Metropolis - nei grattacieli abitano industriali, manager e famiglie ricche, mentre gli operai vivono confinati in un ghetto nel sottosuolo. A capo di tutta comunità c’è il dittatore Joh Fredersen, che occupa l’attico del grattacielo più alto, un edificio che dispone di piste di atterraggio per aerei. Suo figlio vive in un giardino eterno, popolato da sensuali fanciulle. Qui improvvisamente irrompe l'insegnante e profeta Maria, accompagnata dai figli degli operai, la quale invita il giovane a guardare i suoi fratelli.»Sono passati esattamente 88 anni da allora, ma questa pellicola resta ancora attuale. Ricordiamo che il regista ha girato quindici film muti e 27 sonori. Vanno perduti i primi realizzati nel 1919: Halbblut (Mezzosangue) e Der Herr der Liebe (Il Signore dell’amore). L’ultima sua pellicola è Die Tausend Augen des Dr. Mabuse (Il diabolico dottor Mabuse, 1960).Per presentare tutto il suo cinema, Mimmo Mongelli organizza a Bari nel 2013 - per il Levante International film festival - la rassegna «Il Genio, La Città, L’incubo. Fritz Lang da Vienna a Los Angeles» con la innovativa mostra Eye through Metropolis (L’occhio attraverso Metropolis), concepita con tecniche e contenuti interattivi, e con le potenzialità della realtà aumentata e dei nuovi media: i materiali provengono dai set delle produzioni originali, ceduti dal Deutsche Kinemathek. Museum für Film und Fernsehen della Capitale tedesca.Gli studenti dell'Accademia di Belle Arti di Bari producono nuovi contenuti espositivi, alcuni modelli in 3 D ed altro materiale video. La fruizione può avvenire anche attraverso l'uso di un codice QR, attivabile da smartphone o tablet. Allestiscono un vero set cinematografico in Mediateca, a conclusione dell’evento. Rimane impresso il discorso tenuto dal professore Martin Koerber ai moltissimi intervenuti, che ammirano la mostra, ma anche la modella russa, di nome Nelli, che indossa uno degli abiti di scena della protagonista (Maria, interpretata nel film da Brigitte Helm).Inoltre, ancora lo scorso anno, in Puglia sono stati proiettati alcuni film per ricordare Lang: a maggio proprio Metropolis ad Andria e poi, tra agosto e settembre, a Mola di Bari - nel Cinema che si chiama proprio «Metropolis» - le pellicole La Strada scarlatta (1945), Il Grande Caldo e Gardenia Blu (entrambe del 1953).Per quest’anno il Bif&st, annunciato per i giorni dal 21 al 28 Marzo prossimo, presenta - come elemento grafico e come leitmotiv - l’immagine della mano con la grande «M» di M. Eine Stadt sucht einen Mörder (M. Il Mostro di Düsserldorf), disegnata nel 1931, come simbolo della filmografia di Fritz Lang, a cui l’evento sarà dedicato. Adriano SilvestriLeggi: Metropolis, il professore tedesco e la modella russa