Apulia Cinema

Pietro Mascagni, tra Bari, Cerignola e Molfetta


Quando la sera del 30 Gennaio 1924 viene a Bari Pietro Mascagni (1863/1945), l’avvenimento coinvolge tutta la Città e tutti gli amanti della musica, che convengono dai Paesi della Regione, quasi quanto la visita compiuta - alcuni giorni prima - dal Re Vittorio Emanuele III. È in programma al Teatro Petruzzelli la Prima dell’opera lirica «Piccolo Marat», diretta dall’autore (opera data in prima assoluta nel 1921 al Teatro Costanzi di Roma). Il celebre musicista dirige sul palco l’artista italo americana Maria Luisa Fanelli (nel ruolo di Mariella) e Narciso Del Ry, nei panni del protagonista Marat.C’è un precedente importante che lega il Maestro alla Puglia, regione che attraversa a fine anno 1886, durante la tournée della compagnia Maresca: al termine di una esibizione a Cerignola, che è già un centro molto popoloso con 25mila abitanti, viene avvicinato dal Commendator Cannone, Sindaco della Città, che - con fare spiccio - lo invita, insieme a Argenide Marcellina Carbognani (sua futura moglie), a dirigere la istituzione Filarmonica del Paese e gli offre anche il soggiorno in una casa in via Assunta 21 (che poi si chiamerà via Mascagni). Pietro Mascagni accetta e resta cinque anni nella Città. Offre lezioni di musica e canto agli allievi locali e soprattutto compone cinque opere: Cavalleria Rusticana, L'Amico Fritz, I Rantzau, Guglielmo Ratcliff e Sivano. Ancora nel 1889 si reca a Bari per noleggiare un pianoforte in Cerignola: i fratelli Giannini pattuiscono il compenso di 12 Lire al mese a partire dal 1° Febbraio.Il maestro apprezza il cibo genuino e si approvvigiona direttamente dei prodotti pugliesi. In particolare resta a lungo legato al pastificio di Nicola Azzollini di Molfetta, che continuerà per molti anni a inviargli le cassette di legno con la sua pasta, fin nella sua casa nell'Ardenza. Mascagni era già venuto a Bari, in occasione del centenario della scomparsa di Piccinni nel 1900 (aveva allora 37 anni) per onorare il compositore barese.Il maestro aveva collaborato a musicare i film muti dell’epoca, come Rapsodia Satanica  (1917), di Nino Oxilia con Lyda Borelli. Va ricordato che la colonna sonora di questa pellicola è stata la prima scritta da un compositore italiano. Anche importanti produzioni cinematografiche internazionali saranno musicate da opere di Mascagni: il terzo capitolo de Il Padrino è tratto da Cavalleria Rusticana. Martin Scorsese come colonna sonora del film Toro scatenato sceglierà ancora l'Intermezzo di Cavalleria Rusticana, l'Intermezzo di Guglielmo Ratcliff e il notturno/ barcarola di Silvano. Inoltre sarà dedicato alla vita de Maestro nel 1952 il film Melodie immortali di Giacomo Gentilomo. Il compositore sarà impersonato da Pierre Cressoy.Ricorrono quest’anno settanta anni dalla sua scomparsa e si stanno organizzando le celebrazioni ed il lancio del nuovo Mascagni Music Festival, con rappresentazioni, concerti, eventi. In particolare è in corso di realizzazione un Film documentario biografico di produzione internazionale, e la creazione di nuove video proiezioni, legate alla vita ed alle opere del Maestro. Si sta mettendo su anche il Mascagni Awards  per assegnare riconoscimenti a giovani talenti, che vogliano seguire una loro strada nella composizione di musica sacra, di musica per il cinema, direzione d’orchestra, e nell’interpretazione.Sono state avviate collaborazioni con le case discografiche per la produzione di nuovi Cd-Dvd. È prevista anche la creazione e digitalizzazione dell’Archivio dei documenti, degli spartiti e dei cimeli. Sarà – infine - aperta la Mostra «Pietro Mascagni: Spirito Inquieto Italiano» al Complesso del Vittoriano (in piazza Venezia) a Roma. Adr.S.