Apulia Cinema

Show di James V. Hart per Puglia Experience a Bari


Quando James V. Hart caccia improvvisamente un grido forte, si capisce che la odierna sessione di Puglia Experience è entrata nel vivo. Con un po’ di sconcerto lo guarda ammirata Simonetta Dellomonaco che ha vena artistica ed ha portato il saluto del consiglio di amministrazione di Apulia film commission. Ma lui riprende, sorridente, piccoli occhialetti neri, braccialetti in gran quantità ad entrambi i polsi, camicia fuori dei pantaloni, indossa una cravatta che raffigura una palma, ma il nodo è fatto in modo che la cravatta arrivi solo a metà, coperto da una giacca a cui è appuntato un grosso distintivo variopinto e il tutto avvolto da una bella sciarpa nera. Solo quando finalmente si calma e si siede con gesto teatrale, appaiono i calzini corti. Ma in precedenza ha voluto invitare in prima fila i partecipanti all’Apulia audiovisual Workshop e lo ha fatto agitando un fermasoldi pieno di dollari (veri) e consegnado una banconota alla prima signora arrivata (che la restituisce). Incomincia così quella che era stata annunciata come una normale conferenza stampa e che si configura - invece - come uno show apparentemente improvvisato in un impact hub all’interno di un antico padiglione della Fiera del Levante di Bari, un tempo pieno di merci in cerca di compratori e oggi trasformato in una esposizione di idee e di progetti.Dopo i complimenti all’interprete (intendendo interprete la traduttrice) si rivolge a Silvio Maselli per ricordare che: «Al mio Paese non ci sono né assessori né ministri delegati alla cultura, come qui da Voi» e il giovane politico non fa in tempo a scansarsi, perché lo sceneggiatore gli appiccica in faccia un naso rosso da clown estratto con gesto rapido dalle sue tasche. Poi si rivolge a Silvia Godelli: «Grazie Puglia per l’Universo che ci hai aperto: i luoghi, le spiagge, il cibo, il vino…» Non è finita. Fa alzare tutti in piedi i sedici sceneggiatori e, ad uno ad uno, nomina i loro Paesi d’origine, facendo un giro del mondo che in questa fiera non si vedeva dai tempi della Galleria delle Nazioni.«Ricordatevi di queste facce» e chiama a sé Alejandro Fernandez, che sta al gioco e giustifica il fatto di essere il primo a intervenire: «Vengo dal Cile e sono quello che ha il biglietto d’aereo più costoso. Pensavo di fare una vacanza e invece sono state cinque settimane di lavoro ininterrotto.» E poi ecco Yule Caise della California, e ancora Stefano Reali e gli altri. Chiude con i ringraziamenti Daniele Basilio con atteggiamento serio, ma Hurt (Nella Foto) ha anche un naso nero da clown e lo tira fuori quando annuncia il pranzo…Adriano Silvestri