Apulia Cinema

Totò a Bari, Bitonto, Cerignola, Lecce e L’Asmara


Il 21 Febbraio 1950 Totò tiene il suo spettacolo al «Teatro Piccinni» di Bari. Il Principe era affezionato alla Puglia ed anche al nostro dialetto. E i baresi lo hanno ricambiato e ricambiano. Totò era venuto a Bari tante volte, ma piace ricordare almeno cinque diverse e documentate occasioni.Ad Aprile 1934 la sua compagnia è ospitata con successo al Teatro Petruzzelli; poi Totò, nel 1939 (quando ha ormai quarant’anni), al porto s’imbarca il 12 Dicembre per l’Africa orientale, con la moglie Diana Rogliani e la sua compagnia con Clery Fiamma ed Eduardo Passarelli e, a Natale, recita al Teatro Impero all’Asmara; quindi compie una tournè in tutta l’Eritrea con lo spettacolo «Cinquanta Milioni… C’è da impazzire.»Durante il conflitto ritorna ad esibirsi con la «Rivista» di Michele Galdieri in alcuni teatri della Puglia nel 1941. Dopo la guerra, nel settembre 1946, riapre la Fiera del Levante ed allestisce presso il «Palazzo della moda» un teatrino, in cui si esibisce dal vivo Totò. E, due anni dopo, l’Arcivescovo Marcello Mimmi pone la prima pietra del Villaggio del Fanciullo, alla presenza dell’attore, che consegna mille lire per edificare in muratura la struttura.Ricordo il riferimento a Bitonto, penso a quel riferimento fatto nel celebre film Totò sceicco di Mario Mattòli con Tamara Lees (Nella Foto), distribuito nel  1950. Nella parodia il Principe, assetato, incontra due arabi. Uno, seduto, ma finto (l’attore Riccardo Billi) dialoga in arabo approssimativo con l’altro. Allora Totò si rivolge al personaggio seduto: «Ho sete!» e poiché costui finge di non capire, lo incalza: «Tu sei un fetente!» e quello risponde: «Come ti permetti di chiamarmi fetente?» «Lui a me non mi fa fesso: è di Bitonto!» «Qui si fa il bitontese» «Ah, sì? Io sono di Bitonto, sono cafone; sarei di Bitonto, sarei un cafone?». Va ricordato che Totò, agli inizi della carriera, si era esibito anche in un teatro di Bitonto, ma pare che fosse stato fischiato a lungo, con suo grande disappunto. E così volle vendicarsi mettendo in sceneggiatura questa scenetta. Del resto Totò non appare particolarmente legato alla Puglia, anche se effettuerà alcune tournè nella Regione. In particolare proprio nello stesso anno 1950 si esibirà - tra gli altri - al Teatro Apollo di Lecce. E girerà solo un film nella regione: Gambe d'Oro a Cerignola, nel 1958, diretto da Turi Vasile, per la Titanus. Veste il ruolo del barone Fontana, produttore di vini e presidente della squadra di calcio. Circondato da Dolores Palumbo, Scilla Gabel, Elsa Merlini e Rossella Como e con la partecipazione del nostro Jmmy Il fenomeno e dell’attore Rosario Borelli, nativo proprio di Cerignola. Musicato da Lelio Luttazzi, ne resta la nota colonna sonora «Questo è il fascino del football».I baresi hanno ricambiato l’affetto. Si ricorda la mostra monografica «Un Principe chiamato Totò» curata ad Ottobre 2011 da Diana De Curtis nei saloni del gruppo Maldarizzi (sempre vicino al mondo del cinema anche con un Contest per il Bif&st): è venuta a Bari la figlia, Liliana De Curtis, ed ha fatto da guida ai visitatori tra preziosi cimeli, abiti, manifesti e ricordi del grande attore.Da ultimo una annotazione: l'attore barese Niko Maretti ha imitato il grande attore in tantissime occasioni tra radio, tv e palcoscenici di Tutta Italia. Adriano Silvestri