Apulia Cinema

Il Gran Premio Automobilistico Internazionale Città di Bari 1947/1956


Il 13 luglio 1947 Lo sport porta la città di Bari nel novero delle gare automobilistiche internazionali: nasce il Gran Premio Città di Bari, che resterà la massima manifestazione della storia sportiva del sud Italia e vedrà sul podio i più grandi dell’automobilismo sportivo. Il percorso cittadino, lungo cinque chilometri e 540 metri, viene ideato dall’avvocato Francesco Chieco, presidente dell’Automobil Club di Bari (e futuro Sindaco) e precede quello - più famoso - di Montecarlo.La partenza e l’arrivo del circuito sono sul lungomare, dove sono sistemate le tribune metalliche lunghe 120 metri, con ottanta box, la direzione della corsa e la tribuna stampa. Il percorso si articola in dieci curve (ai lati vi sono le balle di paglia), le auto proseguono in senso anti orario verso la Fiera e girano intorno alla penisola di San Cataldo; una chicane dall’ingresso monumentale della Campionaria costeggia il Lido San Francesco, poi percorrono sei rettilinei: costeggiano la Pineta Comunale e girano in via Napoli, per affrontare il rettilineo più lungo e più veloce (a duecento chilometri l’ora) fino all’incrocio con la via Brigata Regina, qui girano, attraversano il binario della tramvia per Barletta e raggiungono ancora il lungomare in località detta «La Moscia».Vince la prima edizione della corsa il pilota Achille Varzi (Nella Foto) su Alfa. Il pubblico accorre numeroso da tutto il sud Italia e si contano centomila spettatori, tra le tribune (si pagano 1500 lire), distinti (biglietto ottocento lire) e prato (ingresso trecento lire). L'avvenimento è ripreso da "La Settimana Incom", diretta dal regista foggiano Domenico Paolella che dedica ampio risalto alla gara e alla Città.Nel 1948 si aggiudica la seconda edizione della corsa il 30 Maggio su Ferrari «2000» per la prima volta il pilota Francisco Landi detto Chicco. Partecipano anche Tazio Nuvolari, Villoresi, Ascari e Fagioli: gli ultimi tre su Maserati. I cronometristi si sistemano in una cabina di fronte al viale dello stadio e tra loro opera già Paolo Danese. Si disputa il Gran Premio anche nel 1949, associato alla Coppa Brasile: vince la terza edizione della corsa il pilota Alberto Ascari su Ferrari. Nasce nel 1950 il campionato ufficiale di Formula Uno e il Gran Premio ne viene escluso e si deve accontentare della Formula Due, divisa in tre categorie: 750 di cilindrata, 1100 e duemila ed oltre. Gli organizzatori adottano la nuova formula - per la prima volta - sul circuito di Bari, con la manifestazione che resta valida per il campionato assoluto di automobilismo. La partenza e l’arrivo avvengono il 9 Luglio sul lungomare. Vince, dopo sessanta giri e 320 chilometri, Nino (Giuseppe) Farina su Alfa 158. Una auto gemella, guidata da J. Manuel Fangio compie invece il giro più veloce.Si disputa ancora il 2 Settembre 1951 il Gran Premio con un percorso lungo 5 chilometri e 340 metri, da percorrere per 65 giri, per complessivi 347 chilometri. Vince su Alfa Romeo 159 Juan Manuel Fangio, partito in pole position e autore del giro più veloce. E già il giorno 6 del mese La Settimana Incom diffonde il film dal titolo «Gli Argentini trionfano nel Gran Premio di Bari» (Guarda il filmato 1'26''): https://www.youtube.com/watch?v=liKcxLU4Of4Vince la successiva edizione del Gran Premio, nel 1952, per la seconda volta, Francisco Landi, a bordo di Ferrari 2340. Trionfa nel 1954 nella settima edizione della corsa, lunga allora 332 chilometri - su Ferrari 625 - il pilota Josè Froilan Gonzales, partito in pole position. E poi tutto finisce il 22 Luglio 1956 con l'ultima gara, l'unica con percorso invertito rispetto alle precedenti otto edizioni.Adriano Silvestri