Apulia Cinema

Videogames a Bari. Ideare, progettare, finanziare, costruire, distribuire Videogiochi


Creative Europe Desk Media di Bari ha organizzato Martedì 7 Luglio una sessione tecnica di Creative Europe Desk Italia sul tema: «Videogames: Il sottoprogramma Media, opportunità di finanziamento e scenari futuri di mercato», convocando i diretti beneficiari del bando dedicato, con esperti ed operatori del settore per comprendere come ideare, progettare, finanziare, costruire, distribuire videogiochi.Total immersion tra colori e tecnologia, in un comparto creativo e produttivo in fase di sviluppo, soprattutto con i giochi per smartphone e tablet. Si attraversa un periodo di grande entusiasmo e le opportunità concrete per affermarsi sono diverse. Ma creare un videogioco è cosa molto difficile e richiede alcuni anni dal momento dell’idea al lancio commerciale.Maurizio Sciarra apre i lavori in occasione del primo compleanno del Creative Europe Desk Media di Bari  e ricorda che: «I racconti si evolvono e cambiano forma: è il caso del videogioco, che sembrava essere una cosa a parte e – invece – ha a che fare con l’audiovisivo, con commistione di linguaggi: libri nati da videogames, film tratti dai giochi e viceversa.»Andrea Coluccia, responsabile del Ced Ita Media di Bari presenta il nuovo bando, che finanzia lo sviluppo (concept) dei video giochi con una forte componente narrativa, rivolti al mercato internazionale e la produzione del primo prototipo giocabile. Ricorda i “paletti” entro cui muoversi: aziende legalmente costituite da almeno un anno con una distribuzione sul mercato di almeno un videogame, esclusi i lavori precedenti in sub fornitura o fatti dai singoli partecipanti, e comunque le persone fisiche. Perciò è utile la assistenza tecnica ai partecipanti per verificare se i progetti siano “eleggibili”.Andreas Johnsson di Tarsier Studios ricorda gli inizi, nove anni fa con nove ragazzi freschi di studi, i primi lavori conto terzi a Malmoe e illustra gli scenari della distribuzione: aumenta quella digitale, che si affianca a quella fisica sui mercati. Ora l’azienda svedese ha 40 dipendenti e presenta il gioco Hunger (Fame) di genere horror.Giovanni Caturano della software house Spinvector (Benevento), che ha già realizzato cinque prodotti grazie al contributo europeo, illustra la situazione e presenta i propri videogames: in particolare “Party Tennis”. Suscita ammirazione la sua foto con Won-Pyo Hong, gran capo di Samsung. Adriano Bizzoco di Adventure’s Planet illustra l’attività di Aesvi/ Associazione editori sviluppatori videogiochi Italiani, a cui aderiscono numerose start up innovative, tra cui una decina di aziende pugliesi, utile soprattutto per le fiere all’estero.L’imprenditore bolognese Ivan Venturi è uno dei pionieri del settore: già trenta anni fa aveva diffuso il primo prodotto in Italia. Dichira. «Ora nel Paese operano oltre 100 società del settore con 700 occupati. Solo il settore Mobile ha barriere di ingresso modeste e possibilità di self-publishing. Per tutti gli altri ci sono problematiche di finanziamento e soprattutto di distribuzione.»Luigi Romani dell’Istituto Enciclopedia Treccani presenta la nuova linea di prodotti di edutainement: nasce – tra educzione e intrattenimento - il gioco digitale Artusi Cooking Time (“In cucina con Artusi”) per ringiovanire la clientela dell’antica e prestigiosa istituzione. In conclusione il musicista Marco Pennetta illustra i risultati della fiera B-Geek Festival   di Bari, giunta alla quarta edizione, con diecimila biglietti venduti in tre giorni, grazie alla presenza “mista” di prodotti ludici e culturali oltre ai videogiochi.Adr.S.