La rassegna Misteri e Fuochi raccoglie installazioni artistiche e performance di grandi maestri di teatro, danza e visual art in quattro location della Via Francigena: Lucera, Bari, Taranto e Brindisi. Quattro artisti internazionali creano opere inedite, ispirate alle tradizioni e alle suggestioni dei luoghi. La Puglia è terra di fuochi, misteri, processioni e Santi. Ospita una delle tre strade del pellegrinaggio che porta alla Terra Santa ed è da sempre considerata Porta d’Oriente. Lo spunto tematico è il pellegrinaggio, il cammino spirituale e catartico che attraversa i territori e si interseca con visioni sulla passione e sulla sofferenza contemporanea: chi sono i pellegrini e come vengono vissuti dalla nostra società.La via del ritrovo è anche via della passione, con processioni e riti Santi legati alla Via Crucis; un luogo dove tradizioni spirituali antichissime incontrano riflessioni sulla condizione dell’uomo contemporaneo. La contaminazione tra tradizioni popolari e riti religiosi, mediante nuove creazioni di teatro e danza che “raccontino” i territori e dialoghino con la contemporaneità, rafforzando il senso di identità culturale e di continuità delle comunità.Il programma completo comprende: Giovedì 24 a Taranto (al Rione Tamburi) è in scena "Paradiso. Voi non sapete la sofferenza dei Santi", di Armando Punzo. Il 25 (fino al 27) si passa a Bari. Sabato 26 a Lucera (Anfiteatro Romano) è in programma "Multitud", opera di danza contemporanea di Tamara Cubas. Infine tra Sabato e Domenica a Brindisi (Castello Alfonsino) "Las Puertas de la Carne" con regia di Angélica Liddell.A Bari gli artisti iraniani Shoja Azari, Mohsen Namjoo, Shirin Neshat (Nella Foto) riflettono sul tema della passione e del dolore. La sofferenza intesa come percorso verso la consapevolezza della condizione umana. Gli artisti hanno lavorato alle produzioni, al casting, scegliendo i luoghi dove operare e ispirarsi, alle prove e all’allestimento, ai costumi e trucchi, fino alla regia. Una permanenza che è stata seguita, fotografata e filmata, in modo da conservare tutto il backstage di un progetto che avvicina e unisce varie forme d’arte.Passage through the world ("Passando da questo mondo") è una performance in cui video, musica e canto si intrecciano indissolubilmente. Immagini, video e spazio scenico di Shoja Azari e Shirin Neshat. Creazione musicale, canto ed esecuzione strumentale di Mohsen Namjoo, con la partecipazione delle donne lamentatrici della Città Vecchia di Bari. Shirin Neshat, artista visiva e film-maker, nata in Iran e vivente a New York, è nota per le sue stupende esplorazioni dell’Islam e del rapporto tra i sessi, ha creato opere provocatorie basate sulla sua esperienza di esiliata e sulla lacerante frattura ideologica e politica tra Occidente e Medio Oriente. Dal 2004 al 2008 lavora alla serie Women without Men: da queste cinque video-opere elabora il suo primo lungometraggio con Shoja Azari, premiato con il Leone d’Argento alla Mostra internazionale del Cinema di Venezia nel 2009. Mohsen Namjoo è uno dei più alti riferimenti di musica folk iraniana.Dopo aver visitato la città di Bari, i tre artisti hanno coinvolto un gruppo di donne della vecchia città, ultime testimoni dei riti di lamentazione. Echi della cultura e della religione islamica si intersecano con elementi della cultura e della religione cristiana in una esperienza di autentico crossover artistico e creativo, controcampo reale alla eco di vicende drammatiche di violenza e intolleranza che insanguinano i nostri giorni.Produzione di Change Performing Arts con la collaborazione dell’associazione MayLab. Spettacoli in programma Venerdì 25 e Sabato 26 (ore 19.30 e 21.30) e Domenica 27 Settembre (ore 18.30 e 20.30) nel Teatro Margherita di Bari. Iingresso gratuito, con prenotazione obbligatoria per posti limitati. Info: Tel. 328.6917948. Sito www.misteriefuochi.it
Passage through the world: Performance di Artisti iraniani a Bari
La rassegna Misteri e Fuochi raccoglie installazioni artistiche e performance di grandi maestri di teatro, danza e visual art in quattro location della Via Francigena: Lucera, Bari, Taranto e Brindisi. Quattro artisti internazionali creano opere inedite, ispirate alle tradizioni e alle suggestioni dei luoghi. La Puglia è terra di fuochi, misteri, processioni e Santi. Ospita una delle tre strade del pellegrinaggio che porta alla Terra Santa ed è da sempre considerata Porta d’Oriente. Lo spunto tematico è il pellegrinaggio, il cammino spirituale e catartico che attraversa i territori e si interseca con visioni sulla passione e sulla sofferenza contemporanea: chi sono i pellegrini e come vengono vissuti dalla nostra società.La via del ritrovo è anche via della passione, con processioni e riti Santi legati alla Via Crucis; un luogo dove tradizioni spirituali antichissime incontrano riflessioni sulla condizione dell’uomo contemporaneo. La contaminazione tra tradizioni popolari e riti religiosi, mediante nuove creazioni di teatro e danza che “raccontino” i territori e dialoghino con la contemporaneità, rafforzando il senso di identità culturale e di continuità delle comunità.Il programma completo comprende: Giovedì 24 a Taranto (al Rione Tamburi) è in scena "Paradiso. Voi non sapete la sofferenza dei Santi", di Armando Punzo. Il 25 (fino al 27) si passa a Bari. Sabato 26 a Lucera (Anfiteatro Romano) è in programma "Multitud", opera di danza contemporanea di Tamara Cubas. Infine tra Sabato e Domenica a Brindisi (Castello Alfonsino) "Las Puertas de la Carne" con regia di Angélica Liddell.A Bari gli artisti iraniani Shoja Azari, Mohsen Namjoo, Shirin Neshat (Nella Foto) riflettono sul tema della passione e del dolore. La sofferenza intesa come percorso verso la consapevolezza della condizione umana. Gli artisti hanno lavorato alle produzioni, al casting, scegliendo i luoghi dove operare e ispirarsi, alle prove e all’allestimento, ai costumi e trucchi, fino alla regia. Una permanenza che è stata seguita, fotografata e filmata, in modo da conservare tutto il backstage di un progetto che avvicina e unisce varie forme d’arte.Passage through the world ("Passando da questo mondo") è una performance in cui video, musica e canto si intrecciano indissolubilmente. Immagini, video e spazio scenico di Shoja Azari e Shirin Neshat. Creazione musicale, canto ed esecuzione strumentale di Mohsen Namjoo, con la partecipazione delle donne lamentatrici della Città Vecchia di Bari. Shirin Neshat, artista visiva e film-maker, nata in Iran e vivente a New York, è nota per le sue stupende esplorazioni dell’Islam e del rapporto tra i sessi, ha creato opere provocatorie basate sulla sua esperienza di esiliata e sulla lacerante frattura ideologica e politica tra Occidente e Medio Oriente. Dal 2004 al 2008 lavora alla serie Women without Men: da queste cinque video-opere elabora il suo primo lungometraggio con Shoja Azari, premiato con il Leone d’Argento alla Mostra internazionale del Cinema di Venezia nel 2009. Mohsen Namjoo è uno dei più alti riferimenti di musica folk iraniana.Dopo aver visitato la città di Bari, i tre artisti hanno coinvolto un gruppo di donne della vecchia città, ultime testimoni dei riti di lamentazione. Echi della cultura e della religione islamica si intersecano con elementi della cultura e della religione cristiana in una esperienza di autentico crossover artistico e creativo, controcampo reale alla eco di vicende drammatiche di violenza e intolleranza che insanguinano i nostri giorni.Produzione di Change Performing Arts con la collaborazione dell’associazione MayLab. Spettacoli in programma Venerdì 25 e Sabato 26 (ore 19.30 e 21.30) e Domenica 27 Settembre (ore 18.30 e 20.30) nel Teatro Margherita di Bari. Iingresso gratuito, con prenotazione obbligatoria per posti limitati. Info: Tel. 328.6917948. Sito www.misteriefuochi.it