Apulia Cinema

Corso di Alta formazione sul Cinema a Bari: così i Finanziamenti per l'industria audiovisiva


Ieri sera si è tenuta nel Palazzo di Giustizia di Bari la seconda lezione del Corso di Alta formazione Ordini e Mestieri sull'argomento: “L’industria cinematografica ed il suo finanziamento (Prima Sessione)” con lavori aperti da Ugo Patroni Griffi: «L'industria di produzione dell'opera filmica riguarda la trasformazione di opere non replicabili, con la realizzazione di un prototipo, che poi viene distribuito e laproduzione – come tutte le industrie – necessita di finanziamento. Ciò è più necessario perchè essa comporta un forte rischio d'impresa e perchè il successo del prodotto appare aleatorio. I vantaggi sono che il ciclo di vita è molto lungo (si pensi alla durata concessa per lo sfruttamento dei diritti), mentre i mezzi di diffusione tendono ad aumentare e si afferma la serialità.»Nello specifico: «Oltre ai capitali propri, le fonti di finanziamento sono collegate alla catena di distribuzione e di esercizio, con contratti di cessione dei diritti di prevendita o di prelazione sul diritto di distribuzione. Si può – inoltre - attingere al finanziamento privato con contratti di product placement, con il normale credito cinematografico garantito dai diritti, con il tax credit esterno cche consente la compensazione fiscale con le tasse da pagare; con contratti di associazione in partecipazione e interessenza agli utili; con contributi Europei, regionali e delle Film Commission. In molti casi si aggiungono i finanziamenti ministeriali per le opere prime e per quelle considerate di interesse culturale.»Tommaso Di Gioia fa una storia dei finanziamenti a livello Europeo: «Il Cinema riproduce le dinamiche culturali e territoriali del luogo e riesce - così - a preservare la cultura del proprio Paese. Inoltre arricchisce i soggetti che in loco si avvantaggiano delle produzioni: location, maestranze, artisti. L'Unione Europea incomincia ad interessarsi di audiovisivo su impulso della Francia, anche per contrastare l'invasione del mercato da parte delle Mayor made in Usa. Il fine è salvaguardare le singole culture nazionali e promuovere la circolarità delle opere cinematografiche all'interno della Comunità. Inoltre la Commissione interviene sulla interazione tra Cinema, Tv e pubblicità e sulla conservazione delle opere.» Roberta Costantini si sofferma sui finanziamenti a gestione diretta: «La strategia Europea 20-20 nasce per contrastare la crisi produttiva e combattere carenze, strozzature e limitazioni alla crescita e allo sviluppo. La politica Europea favorisce l'accesso al sistema bancario e ai mercati esteri, crea maggior occupazione, sviluppa la ricerca e l'innovazione, diffonde la cultura on-line, sviluppa il livello di istruzione. Per raggiungere questi obiettivi l'Europa sostiene mediante fondi strutturali e contributi le imprese che agiscono con idee innovative e i progetti che appaiono “replicabili” in altri contesti.» Chiude la intensa giornata Rosa T. Chieco che presenta il Programma Media di Europa Creativa: «Sono diverse le opportunità di finanziamento per l'industria Europea del cinema e dell'audiovisivo. Il programma Media si regge sul regolamento del 2013 e sui singoli bandi, via via estesi anche a Paesi extra Europei. Zona Efta, Svizzera, Nazioni confinanti. È rilevante favorire la competitività dell'industria e creare facilitazioni per consentire l'adeguamento alle nuove modalità di accesso allo spettacolo audiovisivo da parte del pubblico.»Adriano SilvestriDomenico Procacci: i contratti della produzione audiovisiva: LeggiIncontro con Luigi Lonigro e Annalisa Spedicato: LeggiTavola Rotonda di presentazione: LeggiCalendario incontri: Leggi