Apulia Cinema

Loredana Capone alla Giornata di Studi Agis: «A breve un bando per sostenere le sale cinematografiche»


Individuare un nuovo modello per Cinema e Teatri della Puglia e Basilicata, intesi come spazi di comunità, è stato a Bari lo scopo della odierna interessante Giornata di Studi dal titolo «Il nuovo pubblico tra lo schermo e la scena» organizzata in occasione dei 70 anni di attività dell'Agis.Loredana Capone (Nella Foto), Assessore all’Industria Culturale e Turistica e dello sviluppo economico, ha delineato le linee di intervento della Regione Puglia: «La nostra sfida è continuare a lavorare perché la cultura continui ad essere un bene in sé, ma anche sia capace di dare occupazione e mantenere nel tempo l’attenzione sullo sviluppo culturale. La creatività non è solo capitale sociale ma un volano per l'economia e le imprese creative e culturali possono incidere significativamente sul Pil di una Regione in tutti i settori produttivi. Affinché questo avvenga bisogna migliorare la cultura d'impresa e i servizi a supporto e soprattutto fare rete. Indispensabile è coinvolgere i Comuni che - con la rete di servizi e infrastrutture - possono dare un concreto contributo all'aumento dei fruitori finali di attività culturali. Utile è il ruolo del commercio che - con pacchetti integrati - può far rete con gli operatori di cinema e teatro. A breve sarà pronto un bando per sostenere le sale cinematografiche che possono offrire diverse attività culturali in modo flessibile.» E Pasquale Orlando aggiunge: «Oggi la Regione Puglia ha l'occasione per verificare lo stato dell'arte dei cinema minori e delineare una offerta più ampia e diversificata. Abbiamo previsto interventi che riguardano la cultura e aiuti agli operatori dell’industria culturale che nei prossimi mesi saranno dettagliati con specifici avvisi pubblici, affinché si possano realizzare strategie di sviluppo.» Maurizio Sciarra (Apulia Film Commission) dichiara con chiarezza: «È il caso di procedere a una consultazione sulla nuova programmazione, per fare insieme una progettazione, che tenga conto di tutta la filiera del settore, anche della parte creativa, nell’ambito del Programma Operativo 2014-2020. Il settore della distribuzione è poco libero e occorre liberalizzarlo per eliminare il collo di bottiglia dei contratti e delle posizioni dominanti che non favoriscono le piccole strutture. In Italia da troppi anni il pubblico è sempre lo stesso. Il primo obiettivo è creare il consumo culturale e attrarre un pubblico diverso e aggiuntivo. Un contributo può venire dalla formazione del giovane pubblico già nelle scuole.» Sabino Persichella (Puglia Sviluppo) annota: «Il Circuito d'autore ha aiutato la crescita culturale delle sale d'essai. Ora bisogna intraprendere un’azione che riposizioni la fruizione del cinema in sala come momento centrale nella vita sociale e culturale delle comunità. Le sale possono rimanere sul mercato attraverso il miglioramento delle strutture (arredi, accoglienza), con l'introduzione di nuove tecnologie (digitalizzazione, prenotazione online), ma anche con interventi finanziari e nella compagine sociale.» Giulio Dilonardo (Anec) aggiunge: «La vita di 230 schermi presenti tra Puglia e Lucania (solo 30 in questa regione) e quello in particolare di 68 sale classificate come “storiche” dipende anche da più interventi. Investimenti su ammodernamento, sostituzione di macchinari, ristrutturazione e sviluppo delle stesse, abolizione dell’Imu e riduzione del carico fiscale e una politica che metta al centro le imprese, si confronti con i territori e le amministrazioni e creai un coordinamento con la Regione Puglia, mancato negli ultimi anni.» Domenico Dinoia (Fice) racconta la sua storia: «Sono originario della Basilicata ma opero a Milano. Bisogna credere nella validità di tutte le piccole sale: l'Italia è fatta di tanti piccoli Paesi ed è fondamentale una rete di sale diffuse sul territorio. I giovani vanno al cinema, ma scelgono i blockbaster made in Usa, ma se proponiamo un film su Leopardi vanno a vederlo... I cinema d’essai costituiscono i principali presidi culturali. Sottolineo l’importanza della cultura in questo momento storico e culturale per ricreare la convivenza civile.» Interviene la produttrice Martha Capello (Associazione Giovani Produttori Cinematografici) ed annuncia il meeting che si terrà dal 9 al 13 marzo a Matera dove si incontreranno produttori ed esercenti per parlare del prodotto cinematografico: «i produttori si devono chiedere perchè le sale non vengono frequentate. Prima ancora della sala l'aggregazione è data dalla opera filmica proposta al pubblico e dobbiamo perciò incontrarlo ed ascoltarlo al di là del marketing, come può fare la Tv. Il cinema italiano non riesce a raggiungere il pubblico giovane, che al cinema ci va in gruppo e preferisce la sala alla tv. Non bastano i cineforum e la lodevole iniziativa Agiscuola. Occorrono piani più vasti.» Francesco Maggiore (Fondazione Dioguardi): «Ho visitato Cinema e teatri in ben 150 paesi della Puglia e la ricerca, pubblicata in un grosso volume, fa una fotografia dell'esistente e può essere la base per interventi futuri di recupero soprattutto per le sale di proprietà pubblica o parrocchiale e per le sale spesso centralissime di proprietà privata, proponendo anche una riconversione o un utilizzo a sala consiliare per il Comune, a Biblioteca o sala mostre. Gian Maria Greco (Poiesis): «Bisogna sviluppare l'accessibilità di tutte le strutture in senso ampio: l'ambiente, i servizi devono essere fruibili da quante più persone possibili, anche per i disabili.»Trae le conclusioni Francesca Rossini (Agis): «È importante riqualificare i contenitori culturali, Teatri e Cinema, per delineare un nuovo modello al servizio della comunità, anche quella parte di strutture di proprietà privata, che svolgono un servizio di presidio pubblico in loco. Occorre invogliare i giovani con la nuova iniziativa del bonus annunciata dal Governo che mette a disposizione 258 milioni all'anno: l'associazione di categoria deve massimizzare questo intervento estendendo la E-Showcard anche ai ragazzi delle scuole superiori.»Presenti molti addetti ai lavori: tra gli altri Paolo Ponzio (Teatro Pubblico Pugliese), Clara Cottino di Taranto (Agis), Giuseppe De Cristofaro del Cinema Teatro dei Trulli, altri gestori (Sidion di Gravina), il regista Michele Lanubile, l'attore Luciano Montrone, Elisa Barucchieri (Compagnia Res Extensa), il critico Alfonso Marrese.Adriano Silvestri