Apulia Cinema

Addio, Ettore Scola


È venuto a mancare all'età di 84 anni il regista Ettore Scola. Era in coma da Domenica sera. Circondato da una famiglia - stretta a riccio per difenderne l'intimità - custodi la moglie Gigliola e le figlie Paola e Silvia. «Era un uomo forte e robusto, il volto da antico romano incorniciato da una barba severa che negli ultimi anni si era imbiancata come la capigliatura leonina. Parlava piano con un eloquio punteggiato di battute sottili che non risparmiavano niente e nessuno, ma sempre accompagnate a una natura gentile che restituiva umanità e calore.»Ha vissuto tra i libri, le passioni, il disegno, la musica, senza sentirsi quel grande intellettuale europeo che era diventato. Ha vinto a Cannes, a Venezia, per quattro volte è stato nominato all'Oscar e sulla bacheca di casa figurano otto “David di Donatello”, compreso quello alla carriera ricevuto nel 2011. Ha fondato imprese culturali come il Festival di Annecy e la Festa di Roma (di cui ha presieduto la prima giuria, nel 2006). A Bari ha tenuto a Battesimo il Bif&st insieme a Felice Laudadio, l'amico con cui aveva fondato la Casa del Cinema di Roma. E non aveva mai voluto mancare alle presentazioni nel Teatro Petruzzelli o nel Cinema Galleria, e ancora al Teatro Margherita e in tutte le location del festival.Nato a Trevico, in Irpinia, nel 1931, si trasferisce con la famiglia a Roma, dove frequenta il Liceo classico Albertelli. Studente di legge, disegnatore e battutista sul Marc'Aurelio di Ruggero Maccari e poi autore alla radio per le gag di «Mario Pio» cucite su misura per Alberto Sordi, Ettore Scola cresce nel cinema italiano e il Cinema Italiano è cresciuto con lui.L'ultimo ricordo a Bari, accompagnato dalla figlia Silvia, in giro a piedi tra le strade del centro della Città e poi il Maestro volle sedersi tra il pubblico del Cinema Galleria per ascoltare Walter Veltroni, che presentava in anteprima il 26 Marzo il film Quando c’era Berlinguer.Adr.S. In Copertina