Apulia Cinema

Nuova Legge Cinema. Novità per produttori, distributori, esercenti, internet, tv e tax credit


I punti principali del disegno della nuova Legge Cinema proposta da Dario Franceschini (Nella Foto), primo passo verso una legge di sistema. Un provvedimento che - per la prima volta - inquadra sotto un'unica cornice il Cinema e la Televisione e che - come la legge francese - riconosce il valore e le potenzialità dell'industria audiovisiva nazionale. Nasce il «Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e l’audiovisivo», destinato al finanziamento del settore attraverso incentivi fiscali e contributi automatici, che unificano le risorse ex Fus Cinema e Tax Credit. Dal 2017 il fondo sarà alimentato da una percentuale (11/12 percento) del gettito Ires e Iva che deriva da: programmazione e trasmissione tv; distribuzione e proiezione cinematografica; servizi di accesso ad internet delle imprese telefoniche e di telecomunicazione. Questo meccanismo di auto finanziamento della filiera produttiva fa scomparire l’incertezza sui fondi, che d'ora in poi non potranno scendere sotto i 400 milioni di euro annui.Abolisce le commissioni per attribuire i finanziamenti in base all'interesse culturale e introduce incentivi automatici per le opere di nazionalità italiana. La quantificazione dei contributi terrà conto dei risultati economici, artistici e di diffusione. I produttori e i distributori cinematografici e audiovisivi riceveranno contributi per realizzare nuove produzioni. Fino al 15 percento del nuovo Fondo è dedicato ogni anno al sostegno di: opere prime e seconde, giovani autori, start-up e piccole sale. Rafforzati i contributi ai festival e alle rassegne di qualità e previsto un Piano nazionale per la digitalizzazione del patrimonio cinematografico e audiovisivo.Sono rafforzati i Tax credit per incentivare produzione e distribuzione e per l’attrazione di investimenti esteri. Incentivi fino al 30 percento di cui possono beneficiare: imprese di produzione, distribuzione, post-produzione; distributori che programmano il cinema italiano; imprese italiane che lavorano per produzioni straniere; imprese esterne al settore che investono nel cinema italiano; esercenti. Il Tax credit aumenta fino al 40 percento per i produttori indipendenti che distribuiscono in proprio. Viene istituita una sezione speciale del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, per garantire operazioni di finanziamento di prodotti audiovisivi, con una dotazione iniziale di cinque milioni di euro a valere sul Fondo.Incentivi per chi ristruttura e investe in nuovi cinema con un Piano fino a 100 milioni di euro in tre anni per riattivare le sale chiuse e aprirne di nuove. Viene agevolato il riconoscimento di interesse culturale alle sale cinematografiche e teatrali. Per favorire la conservazione e la valorizzazione delle sale storiche è possibile apporre il vincolo di destinazione d’uso.In sostituzione della Sezione Cinema della Consulta dello Spettacolo, viene istituito il Consiglio superiore per il cinema e l’audiovisivo per elaborare politiche, definire indirizzi e criteri di investimento a sostegno. Composto da dieci membri di alta competenza ed esperienza e dai rappresentanti delle associazioni. Introduce procedure più trasparenti ed efficaci in materia di obblighi di investimento e programmazione di opere audiovisive europee e nazionale da parte dei fornitori dei servizi media audiovisivi. Non più commissioni ministeriali a valutare i film. Un nuovo sistema di classificazione che responsabilizza i produttori e i distributori cinematografici: gli stessi operatori definiranno e classificheranno i propri film; lo Stato interviene e sanziona in caso di abusi.L'Associazione 100 Autori evidenzia che: «Il Disegno di Legge non sembra contenere i criteri che salvaguardino la "produzione indipendente", strumento che favorirebbe la creazione di nuove imprese e stimolerebbe una maggiore attenzione verso l'innovazione, lo sviluppo di nuovi prodotti e la ricerca di nuovi talenti. Con i decreti attuativi si potranno prevedere ulteriori specificazioni delle definizioni e auspichiamo‎ che la legge recepisca la definizione europea di produzione indipendente, evitando che i contributi pubblici vadano a beneficio dei gruppi televisivi dominanti.» Dario Franceschini dichiara che: «Il disegno di legge prevede la creazione di un fondo completamente autonomo per il sostegno dell’industria cinematografica e audiovisiva. Vengono garantite risorse certe per 400 milioni di euro all’anno (+ 150 milioni, + 60 percento) e strumenti automatici di finanziamento con forti incentivi per giovani autori e per chi investe in nuove sale e a salvaguardia dei cinema, dei teatri e delle librerie storiche.»