È incominciato ieri il Bari Brasil Film Fest. Nel pomeriggio si è tenuta al Palazzo ex Poste la annunciata Tavola rotonda con il regista Jefferson Mello (Nella Foto), i docenti Ugo Serani e Gian Luigi De Rosa e con l'intervento di Caio Flávio de Noronha, addetto culturale dell'Ambasciata del Brasile a Roma, che ha portato il saluto dell'Ambasciatore Ricardo Neiva Tavares.Vanessa Mastrocessario Silva, curatrice del Festival, organizzato dalla Associazione culturale Abaporu, ha introdotto Jefferson Mello, autore anche di un libro sull'argomento. Il regista brasiliano presenta in anteprima il documentario Samba e Jazz (Brasile 2014, 90’) - programmato domani – con l'ausilio di una splendida traduttrice: «L'immagine del Samba è legata a una donna di colore; nel mio documentario faccio vedere il samba in una forma più reale, attraverso personaggi carismatici di Rio De Janeiro, entrando nelle scuole più tradizionali.»Gian Luigi De Rosa, docente di Lingua portoghese e Brasiliana dell’Università del Salento, autore di libri sul cinema brasiliano e sulla traduzione audiovisiva, presenta una rapida storia del cinema brasiliano: «Una panoramica su 120 anni di attività, partendo dalle origini, quando a Rio la famiglia Segreto apre la prima sala nel 1896 e quando operatori italiani confezionano il primo film due anni dopo. Poi i primi documentari realizzati da operatori in giro per il Paese, fino ai primi film di finzione di genere comico e thriller.»La relazione continua tra gli ultimi film muti e le prime pellicole sonore, le prime riviste di cinema e i film impegnati che resistono anche sotto la dittatura; ed ecco a SanPaolo i primi Studi della Vera Cruz e l'attrice Carmen Miranda che si esibisce con enormi copricapo per sembrare più alta. Poi il neo realismo, la commedia erotica e – alla caduta del regime – il “Rinascimento”.Chiude la serata Ugo Serani, docente di Letteratura Portoghese e Brasiliana dell’Università A. Moro, che ha intrattenuto sul tema: “Brasile tra mito, stereotipi e realtà”. Da romano ricorda i famosi giocatori (in giallorosso Paulo Roberto Falcão e Alemão a Napoli) e le prime novità introdotte prima in Brasile e poi in Italia: si va dai Cd ai Bancomat. Ricorda il carnevale e cita Trinta, che troveremo nel film in programma a Bari Venerdì.Anticipiamo il programma di Giovedì 4 Febbraio del Festival, con la proiezione del terzo dei film in calendario (tutti in versione originale, proiettati con didascalie in Italiano).Ore 20:00 = Aperitivo italo brasiliano.(Showville, via Giannini 9, rione Mungivacca).Ore 21:00 = Samba e Jazz (Brasile 2014, 90’) di Jefferson Mello: «La geografia li separa: uno brasiliano e l’altro americano. Anche gli strumenti musicali sono diversi. Ma c’è qualcosa di magico che unisce il samba e il jazz.» - Sarà presente in sala il regista, con introduzione di Ugo Sbisà. (Showville, ingresso: 5 euro).Adr.S.Programma di Oggi: Leggi.- Programma di Tutto il Festival: Leggi.
Jefferson Mello presenta Samba e Jazz per Bari Brasil Film Fest
È incominciato ieri il Bari Brasil Film Fest. Nel pomeriggio si è tenuta al Palazzo ex Poste la annunciata Tavola rotonda con il regista Jefferson Mello (Nella Foto), i docenti Ugo Serani e Gian Luigi De Rosa e con l'intervento di Caio Flávio de Noronha, addetto culturale dell'Ambasciata del Brasile a Roma, che ha portato il saluto dell'Ambasciatore Ricardo Neiva Tavares.Vanessa Mastrocessario Silva, curatrice del Festival, organizzato dalla Associazione culturale Abaporu, ha introdotto Jefferson Mello, autore anche di un libro sull'argomento. Il regista brasiliano presenta in anteprima il documentario Samba e Jazz (Brasile 2014, 90’) - programmato domani – con l'ausilio di una splendida traduttrice: «L'immagine del Samba è legata a una donna di colore; nel mio documentario faccio vedere il samba in una forma più reale, attraverso personaggi carismatici di Rio De Janeiro, entrando nelle scuole più tradizionali.»Gian Luigi De Rosa, docente di Lingua portoghese e Brasiliana dell’Università del Salento, autore di libri sul cinema brasiliano e sulla traduzione audiovisiva, presenta una rapida storia del cinema brasiliano: «Una panoramica su 120 anni di attività, partendo dalle origini, quando a Rio la famiglia Segreto apre la prima sala nel 1896 e quando operatori italiani confezionano il primo film due anni dopo. Poi i primi documentari realizzati da operatori in giro per il Paese, fino ai primi film di finzione di genere comico e thriller.»La relazione continua tra gli ultimi film muti e le prime pellicole sonore, le prime riviste di cinema e i film impegnati che resistono anche sotto la dittatura; ed ecco a SanPaolo i primi Studi della Vera Cruz e l'attrice Carmen Miranda che si esibisce con enormi copricapo per sembrare più alta. Poi il neo realismo, la commedia erotica e – alla caduta del regime – il “Rinascimento”.Chiude la serata Ugo Serani, docente di Letteratura Portoghese e Brasiliana dell’Università A. Moro, che ha intrattenuto sul tema: “Brasile tra mito, stereotipi e realtà”. Da romano ricorda i famosi giocatori (in giallorosso Paulo Roberto Falcão e Alemão a Napoli) e le prime novità introdotte prima in Brasile e poi in Italia: si va dai Cd ai Bancomat. Ricorda il carnevale e cita Trinta, che troveremo nel film in programma a Bari Venerdì.Anticipiamo il programma di Giovedì 4 Febbraio del Festival, con la proiezione del terzo dei film in calendario (tutti in versione originale, proiettati con didascalie in Italiano).Ore 20:00 = Aperitivo italo brasiliano.(Showville, via Giannini 9, rione Mungivacca).Ore 21:00 = Samba e Jazz (Brasile 2014, 90’) di Jefferson Mello: «La geografia li separa: uno brasiliano e l’altro americano. Anche gli strumenti musicali sono diversi. Ma c’è qualcosa di magico che unisce il samba e il jazz.» - Sarà presente in sala il regista, con introduzione di Ugo Sbisà. (Showville, ingresso: 5 euro).Adr.S.Programma di Oggi: Leggi.- Programma di Tutto il Festival: Leggi.