I Film No Land’s song e Je Suis Chalie premiati Domenica 17 Luglio ad Acaya al festival del film francese «Vive le cinéma» dai giurati del “Cinema del reale”. Il riconoscimento si concretizza in un oggetto luminoso, realizzato da Parisi Luminarie. Il film No Land’s song di Ayar Najafi sarà proiettato Mercoledì 20 alla presenza dell’autore a Specchia sul grande schermo di Castello Risolo. Paolo Pisanelli (Nella Foto) dichiara: «Affronta un viaggio avventuroso, tra divieti e tabù di un sistema che cerca di limitare la libertà di espressione. Un film ironico, dinamico, che racconta incanti di voci e rivela la forza rivoluzionaria della musica e delle donne.» Je suis Chalie di Daniel e Emmanuel Leconte sarà proiettato Sabato 23 in piazzetta Sant’Oronzo a Specchia. Il direttore artistico motiva così il premio: «È un film coraggioso e difficile da realizzare, che esplora il senso delle parole, dei disegni, della libertà di ridere e di esprimersi. Un film che rende omaggio a persone libere e anticonformiste e ci obbliga a riflettere sulle violenze degli attentati, sul paradosso delle celebrazioni postume e sulla capacità di combattere i pregiudizi e l’intolleranza.»
Paolo Pisanelli premia ad Acaya i Film No Land’s song e Je Suis Chalie
I Film No Land’s song e Je Suis Chalie premiati Domenica 17 Luglio ad Acaya al festival del film francese «Vive le cinéma» dai giurati del “Cinema del reale”. Il riconoscimento si concretizza in un oggetto luminoso, realizzato da Parisi Luminarie. Il film No Land’s song di Ayar Najafi sarà proiettato Mercoledì 20 alla presenza dell’autore a Specchia sul grande schermo di Castello Risolo. Paolo Pisanelli (Nella Foto) dichiara: «Affronta un viaggio avventuroso, tra divieti e tabù di un sistema che cerca di limitare la libertà di espressione. Un film ironico, dinamico, che racconta incanti di voci e rivela la forza rivoluzionaria della musica e delle donne.» Je suis Chalie di Daniel e Emmanuel Leconte sarà proiettato Sabato 23 in piazzetta Sant’Oronzo a Specchia. Il direttore artistico motiva così il premio: «È un film coraggioso e difficile da realizzare, che esplora il senso delle parole, dei disegni, della libertà di ridere e di esprimersi. Un film che rende omaggio a persone libere e anticonformiste e ci obbliga a riflettere sulle violenze degli attentati, sul paradosso delle celebrazioni postume e sulla capacità di combattere i pregiudizi e l’intolleranza.»