Apulia Cinema

Incontro con Marilù De Nicola


Nel film Una Diecimila Lire di Luciano Luminelli debutta sul Grande Schermo Marilù De Nicola (Nella foto di Gabriel Cash) nel ruolo di Amalia, nella Basilicata dei mitici Anni Sessanta.La bellissima attrice di teatro e di cinema, di famiglia di origine lucana, ricorda così la sua partecipazione al film: «È stata una esperienza divertente e sono stata molto contenta di recitare, anche se per una sola scena, con Sebastiano Somma, di cui sono sempre stata una grande ammiratrice. Il mio ruolo è quello di una donna forte e sicura. Una madre chioccia che vuole vedere sistemata la propria figlia e che incoraggia (anche troppo) gli incontri amorosi della stessa. Una donna che nutre una forte passione per il suo lavoro di parrucchiera. Mi è sembrato di fare un tuffo nel passato, ho indossato abiti dell'epoca, ho assaporato il piacere di vedere scorrere il tempo lentamente.»Marilù De Nicola conosce bene le location del film: «Mia madre è nata e cresciuta a Potenza, ‘Putenz’ come dice lei. Molto legata alla sua città che non scambierebbe con nessun altra. Anche se ha dovuto lasciarla per motivi di studio e di lavoro, ma non ha mai dimenticato le sue radici. Le mie zie vivono lì e mi preparano i piatti tipici: gli strascinati e i cavatelli.»L'attrice – che ha esperienze anche di conduttrice televisiva - lavora di più in teatro, in particolare ha recitato ne: La Gallina intelligente, La Locandiera, Il Figlio della balia e La Principessa Brambilla. Attualmente si esibisce nella piece teatrale «Giochi d' amore» per la regia del maestro Claudio Jankowski, che sbarcherà presto anche in Polonia, dopo alcuni spettacoli a Roma e dintorni. Il prossimo impegno è in qualità di giurata a Civitavecchia da Mercoledì 28 Settembre all'International Tour Film Fest, dedicato alla figura di Ettore Scola. Il regista scomparso sarà ricordato con la proiezione della pellicola Che ora è (Italia 1989, 95'), interamente girata a Civitavecchia e con una mostra dedicata al film e ai suoi interpreti Marcello Mastroianni e Massimo Troisi.Adriano Silvestri