Apulia Cinema

Mountains. Il Mondo della Montagna tra foto e video installazioni a Bari


Quattro artiste straniere - Janet Biggs, Rikke Flensberg, Chrisha Venus Oswald, Helena Wittmann – presentano a Bari la mostra «Mountains», che inaugura Sabato 11 Febbraio. Attraverso la fotografia e la video installazione, la mostra presenta la Montagna, come luogo di stimolo per la ricerca artistica e crea una narrazione che invita l’osservatore a confrontarsi con essa. Janet Biggs, americana, è nota per i lavori video, fotografia e performance. Sfida il destino ogni volta che crea un video, concentrandosi su atti di estrema fisicità, che sono difficili da realizzare e da filmare. In Warning shot, l’opera presente in mostra, esplora la complessità della condizione umana, fa emergere l’intreccio complesso di libertà e costrizione, eccellenza e fragilità, forza e solitudine. Rikke Flensberg, danese, mette in relazione la natura con le caratteristiche e i limiti della vita dell’uomo contemporaneo. Nel video in mostra If a Universe can be imagined, it exists lavora con le nozioni di soggettivo, contrapposte a quelle di oggettivo, come veicolo per l’immaginario. Manipola foto, suoni e animazioni; crea uno spazio onirico, frutto dell’immaginazione, osservato attraverso una finestra, dove un’esistenza - interamente soggettiva - diviene possibile, nella misura in cui essa è stata immaginata. Chrischa Venus Oswald, tedesca, lavora tra fotografia, video-performance e poesia. Nella sua ricerca mette a fuoco le problematiche che si riferiscono alla condizione umana, i codici di comportamento, e l’identità dell’individuo, nel rapporto con la società. Nella video performance MMXVII (2017. Nella Foto) riflette sulla montagna come luogo mitico, simbolo di prosperità e abbondanza. Natura e fertilità, miti e rituali, il tema del raccolto. L'allestimento ricorda un altare o una montagna - luoghi connessi a culti e miti - in cui venivano fatte le offerte agli dei. Helena Wittmann vive ad Amburgo (ove è docente presso l’Accademia di Belle Arti) e lavora con film e video. Gli interni domestici, stanze semplicemente arredate, costituiscono molto di più che le sedi nude di una trama. Nella installazione video Later, ambientata a Quixadá in Brasile, il sole va giù e l'oscurità si rivela attraverso sottili strati di luce sulla montagna, che - in ultimo - vediamo cadere nel buio. La luce continua al suo interno. Mentre il giorno diventa notte.Inaugurazione ore 19:00. Ingresso libero. La mostra prosegue fino al 31 Marzo (da Martedì a Sabato ore 17:00/ 20:00). Muratcentoventidue Arte contemporanea, via G. Murat 122/b. Info: Tel. 334.8714094. Sito http://www.muratcentoventidue.comAdr.S.