C’è ancora un passato nel nostro futuro? Alla domanda risponderà - durante una Lectio Magistralis Lunedì 29 Maggio a Bari - un mediologo di fama internazionale, Derrick de Kerckhove (Nella Foto), allievo di Marshall H. McLuhan.de Kerckhove, fondatore e (a lungo) direttore del McLuhan Program alla Università di Toronto, direttore scientifico di Media Duemila, parlerà intorno a temi delicati del nostro tempo: La nostra memoria a lungo termine si sta spostando sui cloud o altre banche dati, in ogni caso fuori dal nostro corpo. Cosa accade alle persone di cui la memoria diviene proprietà pubblica? Siamo al cospetto del passaggio dall’inconscio collettivo all’inconscio digitale, ovvero tutto ciò che si sa delle nostre vita senza che ne siamo a conoscenza! Rilasciare e consegnare ogni cosa fuori da sé non mette a rischio solamente la reputazione personale, ma implica anche la perdita di una parte del corpo. Nel mondo dei Big Data regna senza dubbio la trasparenza, certo, ma anche un tipo assolutamente nuovo d’intelligenza connettiva: quella della domanda, non della risposta. Si può dunque resistere al populismo senza punto di vista?” Porgeranno i saluti istituzionali: Antonio Felice Uricchio, Ennio Triggiani, Rosalinda Cassibba, Ylenia De Luca e Daniele Petrosino. Apertura di Vincenzo V. Susca. Previsti gli interventi di Claudia Attimonelli, Patrizia Calefato, Onofrio Romano e Filippo Silvestri. Ore 9:30/ 13:00. Ingresso libero. Ex Palazzo Poste, Aula Aldo Moro, Piazza Cesare Battisti 1.
Lectio Magistralis di Derrick de Kerckhove a Bari
C’è ancora un passato nel nostro futuro? Alla domanda risponderà - durante una Lectio Magistralis Lunedì 29 Maggio a Bari - un mediologo di fama internazionale, Derrick de Kerckhove (Nella Foto), allievo di Marshall H. McLuhan.de Kerckhove, fondatore e (a lungo) direttore del McLuhan Program alla Università di Toronto, direttore scientifico di Media Duemila, parlerà intorno a temi delicati del nostro tempo: La nostra memoria a lungo termine si sta spostando sui cloud o altre banche dati, in ogni caso fuori dal nostro corpo. Cosa accade alle persone di cui la memoria diviene proprietà pubblica? Siamo al cospetto del passaggio dall’inconscio collettivo all’inconscio digitale, ovvero tutto ciò che si sa delle nostre vita senza che ne siamo a conoscenza! Rilasciare e consegnare ogni cosa fuori da sé non mette a rischio solamente la reputazione personale, ma implica anche la perdita di una parte del corpo. Nel mondo dei Big Data regna senza dubbio la trasparenza, certo, ma anche un tipo assolutamente nuovo d’intelligenza connettiva: quella della domanda, non della risposta. Si può dunque resistere al populismo senza punto di vista?” Porgeranno i saluti istituzionali: Antonio Felice Uricchio, Ennio Triggiani, Rosalinda Cassibba, Ylenia De Luca e Daniele Petrosino. Apertura di Vincenzo V. Susca. Previsti gli interventi di Claudia Attimonelli, Patrizia Calefato, Onofrio Romano e Filippo Silvestri. Ore 9:30/ 13:00. Ingresso libero. Ex Palazzo Poste, Aula Aldo Moro, Piazza Cesare Battisti 1.