Apulia Cinema

La Puglia è Film-Friendly. Seconda tra le Regioni Italiane


La Puglia è al secondo posto nella recente ricerca, effettuata da parte della società JFC di Faenza, la quale – tra l'altro – ha redatto una classifica delle Regioni italiane più interessate (e disposte) ad agevolare le produzioni audiovisive nel proprio territorio, definite “Film-Friendly”.La azienda di consulenza turistica e territoriale, di Massimo Ferruzzi, pone in evidenza i vantaggi economici che alcune Regioni italiane concedono alle case di produzione, al fine di aumentare le probabilità di essere scelte come location, da parte delle major. Ricorda in particolare: tax credit, fondi regionali, agevolazioni da parte delle Film Commission territoriali, supporti per la ricerca delle location o per l'ospitalità di cast artistici e troupe tecniche.La Toscana domina questa classifica, con indice 14,5 per cento. È in assoluto la regione più ricercata dalle produzioni, specie straniere. Risulta ambita soprattutto per i paesaggi, anche se non appaiono molti i benefit offerti concretamente. Ospita la Fondazione Sistema Toscana/ Toscana Film Commission, sede anche della Italian Film Commission. La Puglia si colloca al secondo posto a livello nazionale, con il 9,2 per cento, grazie al mix di disponibilità di fondi, funzionalità della Apulia Film Commission, basse tariffe di soggiorno, burocrazia leggera e bellezza del territorio. JFC evidenzia che - al momento - è la regione che concede i maggiori contributi alle produzioni cinematografiche ed è la più virtuosa nel combinare turismo e cinema. Segue il Trentino, con il 6,9 per cento (è escluso l'Alto Adige, considerato a parte), con la fondazione Trentino Film Commission, che offre una cultura tradizionale a supporto delle lavorazioni audiovisive, con convenzioni e location messe a disposizione. È tra le regioni più ambite dalle case di produzione estere, essendo terra di confine.Al quarto posto, con il 6,5 per cento, si colloca la Sicilia, isola che appare virtuosa, ove sarebbe difficile ottenere chiarezza sui finanziamenti e con burocrazia eccessiva secondo JFC. Qui opera un ufficio speciale della Regione Siciliana per il Cinema e l'Audiovisivo.Il Piemonte segue con il 6,1 per cento, anch'esso con una cultura cinematografica disposta a supportare con convenzioni e location le case di produzione audiovisiva. JFC evidenzia i benefici offerti dalla Film Commission Torino Piemonte e segnale in particolare la rete di aziende locali disposte ad entrare nel capitale di produzione dei film, con conseguenti sgravi fiscali e visibilità.Il Friuli chiude il gruppo di sei regioni che - in pratica - si assicura da solo la metà di tutte le preferenze a livello nazionale. Regione anch'essa considerata con una cultura cinematografica, con la Fgv Commission che supporta già dal 2000 le produzioni con convenzioni e location.Seguono poi tutte le altre regioni. Nell'ordine: Veneto (5,6 % con operativo l'ente Vicenza Film Commission); Lombardia (5,3 %; con la Lombardia Film Commission; apparirebbe virtuosa in apparenza, secondo lo studio, con poca chiarezza sui finanziamenti e molta burocrazia); Friuli (5,2%), Emilia Romagna (4,8 %: muove i primi passi per attrarre le produzioni); Liguria (4,6 %, ambita per i paesaggi, ma - secondo lo studio - la regione e la Genova Liguria Film Commission offrirebbero pochi vantaggi); Lazio (4,2 %: appare virtuosa, ma sarebbe difficile avere chiarezza sui finanziamenti e la burocrazia sarebbe eccessiva. Ma le case di produzione orientali prediligono le location iconiche, come il Colosseo. È sede della Roma Lazio Film Commission).Anche la Calabria (3,9 %) è agli esordi con la nuova Calabria Film commission di Catanzaro, che inizia ad attrarre le produzioni. Seguono: Valle d'Aosta (ove opera la Film Commission Vallée d'Aoste) e Alto Adige (con la Idm Südtirol/ Alto Adige; entrambe al 3,6 percento), Abruzzo (3,4 %) e Campania (3,2 %; sede della Fcrc). La Basilicata, anch'essa con l'indice 3,2 percento, viene considerata agli esordi (ma con potenzialità), mentre muove i primi passi, con la Lucana Film Commission desiderosa di attrarre l’attenzione delle produzioni cinematografiche. Chiudono la Sardegna (2,8 %), le Marche (1,4 %) entrambe regioni agli esordi per le richieste, con Sardegna Film Commission e Marche Film Commission), l'Umbria (1,3 %; ambita per i paesaggi, ma - secondo JFC - offre pochi benefit) e il Molise (0,6 %). A favore di queste regioni la considerazione che alcune produzioni (in particolare quelle britanniche) preferiscono gli scorci e i paesaggi, per cui ci sono più possibilità che vadano a girare in posti meno conosciuti. Va precisato che le cifre percentuali e le considerazioni, a volte positive, a volte critiche, sopra riportate, sono tratte dallo studio effettuato dalla azienda di consulenza di Massimo Ferruzzi. Apulia Cinema ha soltanto rielaborato e riassunto i dati, incrociando il testo dello studio con le cifre esposte nelle tabelle. Adriano Silvestri