Apulia Cinema

Chiude Epolis. Bari ha una voce in meno


Ieri ha chiuso i battenti il quotidiano “Epolis Bari”: la Città ha oggi una voce in meno. Il direttore Dionisio Ciccarese ha annunciato la chiusura del giornale, dopo sette anni ininterrotti di attività.«Quello che avete tra le mani, o che state leggendo sul nostro sito, o con la nostra app sul vostro tablet, è l’ultimo numero del vostro quotidiano “Epolis Bari”. Questo accade qualche mese dopo il nostro settimo anno di attività: 2657 giorni per la precisione. Un lavoro giornalistico di cui andiamo particolarmente fieri per non aver mai ceduto alla tentazione di dare spazio ad articoli e foto "da cassetta", di aver voluto ossessivamente rispettare la reputazione delle persone, di non aver mai frequentato i salotti e le stanze del "potere". Sì, è stato un isolamento volontario: lontani dal potere, vicini ai Lettori.»Questo l'incipit dell'editoriale pubblicato ieri, che così continua: «Il mercato dell’editoria e dell’informazione (al pari di molti altri, in verità) ha subito, sta subendo e ancor più subirà delle trasformazioni radicali. I dati sul crollo della vendita dei giornali sono agghiaccianti e le previsioni per i prossimi cinque anni tolgono il respiro. Dal 2009 a oggi la carta stampata è stata letteralmente falciata e, anche se è vero che giornalisti ed editori della "stampa tradizionale" hanno mutato in modo poco significativo il loro approccio, bisogna pur prendere atto del fatto che l’innovazione tecnologica ha stroncato mercati che sembravano indistruttibili spiegando le porte a nuovi player. Nel mondo della Comunicazione questo accade sin da quando l’alfabeto creò un sistema di scrittura ordinato.»In conclusione: «Il mondo dell’informazione in qualche modo richiama quello dei giocattoli: sembrano tutti uguali, ma troppi hanno marchi contraffatti e impiegano componenti nocivi. In un mercato così "drogato" puntare sulla qualità, sull’etica e sulla deontologia significa partire e arrivare da sconfitti. Tuttavia, non farlo significa tradire le motivazioni per cui si sceglie di fare il mestiere di giornalista.»Ciccarese, giornalista prima di Puglia e poi de La Gazzetta del Mezzogiorno, già direttore di Antenna Sud, ringrazia l'editore Giacomo Gorjux («in continuità con una luminosa e storica tradizione familiare»), i giornalisti professionisti Gianfranco Moscatelli, Alessandra Colucci, Alessandro Di Pierro e Maurizio Spaccavento, i tanti collaboratori e – naturalmente – tutti i lettori di quella che è stata l’unica testata, in questi sette anni, tutta barese: proprietà e redazione.Adr.S.