Apulia Cinema

Trenta Anni nel Paradiso del Cinema in Mostra a Bari


Nuovo Cinema Paradiso non è solo un film, ma è tante altre cose. In primis tante sale cinematografiche in Italia hanno scelto questo nome (anche in Puglia, a Erchie).Ma è soprattutto il titolo di una grande Mostra, dedicata all'opera filmica, presentata a Los Angeles, ed oggi inaugurata nell'artistico colonnato del Palazzo sede della Città Metropolitana di Bari (aperta fino al 28 Aprile, ore 9:00/ 19:00, lgm. Nazario Sauro).Manca Giuseppe Tornatore, ma il regista sarà Sabato prossimo a Bari, la Città dove trenta anni fa aveva presentato in Anteprima Nazionale la sua opera seconda, nella versione da 173', quando all'attivo aveva solo la regia de Il Camorrista. Lo racconta Felice Laudadio, che lo aveva ospitato al Cinema Oriente, con tutto il cast e ricorda bene quella sera del 29 Settembre 1988 per il suo "Festival Europa Cinema". E il sindaco Antonio Decaro, all'epoca appena maggiorenne, porta l'attenzione ad oggi, al Bif&st, che ha voluto questa esposizione e osserva questo festival, dedicato tutto al pubblico, per incontrare registi e attori, famosi oppure alle prime armi, proprio come allora fu per Tornatore.Michele Emiliano ha un ricordo più preciso: era magistrato ad Agrigento e il film l'ha visto in una sala di Porto Empedocle. Si confonde su altri particolari, ma viene subito “corretto” da Maurizio Sciarra. E Pippo Baudo, che ha voluto essere presente, sorride, perchè aveva cinquant'anni al momento del debutto di questo importante titolo della cinematografia italiana.Interviene uno dei due curatori della mostra, Ninni Panzera (de “La Zattera d'Arte”), che racconta l'accoglienza poco lusinghiera al botteghino in tutta Italia e sottolinea come sette biglietti su dieci all'esordio furono staccati solo a Messina. Ma poi c'è stato Cannes e poi ancora l'Oscar come Miglior Film Straniero e da allora tutto è cambiato, anche per il produttore Franco Cristaldi.La mostra in pratica racconta anche queste vicende e lo fa in particolare con i manifesti: i primi disegnati nel 1988 da Cecco Cecchini per la prima uscita nelle sale, e poi gli affissi in tutte le lingue (esposti quelli per i mercati Usa, Spagna, Francia, Germania, Cecoslovacchia, Danimarca, Turchia) e in tutte le scritture (ecco i manifesti con caratteri ellenici o ideogrammi giapponesi). E infine i poster del 1990, disegnati da Roberto Taita, con le locandine e le fotobuste dell'epoca e con rari materiali pubblicitari.Entrando campeggia l'insegna a neon che dà titolo al film (Nella Foto), realizzata su disegni di Elena Green e all'edificio che fu per l'occasione costruito, su progetto dello scenografo Andrea Crisanti. Alle pareti i bozzetti originali dei costumi, disegnati da Beatrice Bordone per il piccolo protagonista, per il prete e per gli altri personaggi.Non mancano ritagli di giornale e pagine intere in originale (come la prima pagina de La Repubblica del 28 Marzo 1990 con il titolo: “Tornatore da Bagheria all'Oscar”). E ancora le pagine della sceneggiatura nella sua prima stesura di Gennaio 1988 e in quella successiva di Marzo; il copione e una originale tabella di lavorazione, dove per ogni scena sono indicati con la cronologia dell'ambientazione, i personaggi con la corrispondente età scenica e il beneaugurante telegramma scritto dal produttore al regista al suo indirizzo di Cefalù. Dunque: “Trenta Anni nel Paradiso del Cinema”. Notizie sul Festival: Bif&st 2018.Adriano Silvestri