Il nuovo videoclip dal titolo "Io sono Tito" (1'56'') vuol risvegliare la memoria su Tito Schipa (1888/1965), ispirandosi liberamente all’infanzia e all’adolescenza del grande tenore.Canta Francesco Lomonaco, simpatico ragazzetto leccese di dieci anni, questo brano estratto dal cd “Tito/ Il Cantante Piccoletto”. Un’opera collettiva che racconta la Città di Lecce di fine Anni '800, attraverso la alternanza tra le immagini in bianco e nero (di Salvatore Wizzy di “Showtime” e Giorgia De Salvatore), e le riprese a colori, realizzate dai ragazzi dell’Istituto comprensivo di Poggiardo. Ecco l'allegria dei bambini e delle ragazzine, i loro giochi, le passeggiate attraverso le corti e le strade di una volta, le case e gli usci di ogni giorno, le biciclette, gli abiti, i cappelli dell'epoca, con lo sguardo verso i monumenti e le chiese della Città. Non manca il Teatro Apollo, affollato dai personaggi, presenti anche in location come la trattoria La Sapere e il Cin Cin Bar.E poi il colore, che contraddistingue le immagini più tecnologiche di oggi, con altri bambini e ragazze, tutti intenti (in stile “Zecchino d'Oro”) a presentare al meglio la canzoncina. Il coro, diretto da Vincenza Baglivo, è composto dagli studenti degli istituti Galateo/ Frigole e Ammirato/ Falcone di Lecce.Personaggio creato dai fratelli Francesco e Matteo Spedicato. Matteo Spedicato, autore di musica e testi, arrangiamento di Eliseo Castrignanò. Riprese di Simon Dongiovanni in sala d’incisione, con brano registrato e mixato presso Sudestudio a Guagnano. Nel videoclip compare la Orpheo Ensemble, che ha dato voce a tutte le note del cd, prodotto da Orpheo per “L'alba di domani”, con il sostegno di Puglia Sounds Record.Adriano Silvestri
Io sono Tito. Videoclip in ricordo di Tito Schipa
Il nuovo videoclip dal titolo "Io sono Tito" (1'56'') vuol risvegliare la memoria su Tito Schipa (1888/1965), ispirandosi liberamente all’infanzia e all’adolescenza del grande tenore.Canta Francesco Lomonaco, simpatico ragazzetto leccese di dieci anni, questo brano estratto dal cd “Tito/ Il Cantante Piccoletto”. Un’opera collettiva che racconta la Città di Lecce di fine Anni '800, attraverso la alternanza tra le immagini in bianco e nero (di Salvatore Wizzy di “Showtime” e Giorgia De Salvatore), e le riprese a colori, realizzate dai ragazzi dell’Istituto comprensivo di Poggiardo. Ecco l'allegria dei bambini e delle ragazzine, i loro giochi, le passeggiate attraverso le corti e le strade di una volta, le case e gli usci di ogni giorno, le biciclette, gli abiti, i cappelli dell'epoca, con lo sguardo verso i monumenti e le chiese della Città. Non manca il Teatro Apollo, affollato dai personaggi, presenti anche in location come la trattoria La Sapere e il Cin Cin Bar.E poi il colore, che contraddistingue le immagini più tecnologiche di oggi, con altri bambini e ragazze, tutti intenti (in stile “Zecchino d'Oro”) a presentare al meglio la canzoncina. Il coro, diretto da Vincenza Baglivo, è composto dagli studenti degli istituti Galateo/ Frigole e Ammirato/ Falcone di Lecce.Personaggio creato dai fratelli Francesco e Matteo Spedicato. Matteo Spedicato, autore di musica e testi, arrangiamento di Eliseo Castrignanò. Riprese di Simon Dongiovanni in sala d’incisione, con brano registrato e mixato presso Sudestudio a Guagnano. Nel videoclip compare la Orpheo Ensemble, che ha dato voce a tutte le note del cd, prodotto da Orpheo per “L'alba di domani”, con il sostegno di Puglia Sounds Record.Adriano Silvestri