Apulia Cinema

Mario Mancini ricordato a Bari


Si è tenuta la proiezione a Bari (L’Eccezione di Puglia Teatro) del video dedicato a Mario Mancini, tra i fondatori del Piccolo Teatro di Bari. «Mario Mancini. Appunti della mia vita» è il titolo della video-intervista, realizzata da Sebastiano Gernone, poco tempo prima della scomparsa del grande attore barese di teatro popolare (e dialettale), di cinema e di televisione, avvenuta il 21 Luglio 2016.È stata l'occasione di assistere a una testimonianza in immagini della sua vita, in prima persona ed in presa diretta, per scoprire anche ogni fragilità, debolezza, dolore. A 84 anni traccia nel video un bilancio della sua attività e ritiene che le sue potenzialità artistiche non si siano espresse al meglio. Racconta la sua biografia, la passione per il teatro - a cui fu legato fin da ragazzino - e si sofferma anche sulle occasioni mancate.Già a sette anni sale su un palcoscenico per l'opera lirica «Aida», poi a diciassette anni si iscrive ad un corso di recitazione alla Casa del Soldato di Bari, nella compagnia Bottega delle Arti. Nel 1949 debutta nello spettacolo «Il Profumo di mia moglie» di Leo Lenz. Resteranno celebri i ruoli ricoperti e interpretati, tra cui: «June mond'a la lune» (Al Purgatorio, 1974, regia di Michele Mirabella), «Jarche Vasce» e «Jarche Ialde» (1976). Ha collaborato con i nomi più importanti del teatro e della cultura barese, quali Vito Maurogiovanni, Nietta Tempesta e Vito Signorile.Apulia Cinema ricorda la sua partecipazione a tanti film, tra cui “Volontari per destinazione ignota” (1977, di Alberto Negrin per la Rai); “Separati in Casa” (1986 di e con Riccardo Pazzaglia); “Tommaso Blu” (1987, di Florian Furtwängler); Odore di pioggia (1989, di Nico Cirasola); “L’Anima gemella”(2002 di Sergio Rubini), “All’Alba saliremo il Monte” (2002, di Vito Giuss Potenza), “La Casa delle Donne”(2003 di Mimmo Mongelli) e “Ho dato il cuore” (2003). Mario viene premiato come miglior attore nel 2004, per il corto “I Miei Ragazzi” di Roberta Perri. Ha preso perte anche ad alcuni video (come “Metti a Cassano”, 2004) e a tante trasmissioni televisive (tra cui, su Telenorba: Melensa, Televiscion, Catene, Bingo Bango). Ma a Bari non si poteva vivere solo di teatro e di poesia e Mario ha lavorato a lungo come geometra all'Ente Irrigazione. Poco prima della scomparsa l'attore aveva realizzato il Cd «Bari Sole & Cerase»: aveva letto un libretto di poesie, scritte da Mario Piergiovanni, con musica di Gianni Giannotti (già chitarrista degli Hugu Tugu), che curava il progetto e le fotografie con “Mamma Record”.Per chi - come il sottoscritto - lo ha conosciuto quando dalla sua casa estiva di allora, di fronte alla Pineta di San Francesco, raggiungeva a piedi “Il Trampolino” e per tutti i baresi, che lo hanno applaudito nelle sue interpretazioni è stata una perdita irreparabile. Prima di inserire questo post, avevo anticipato i contenuti sulla Pagina facebook e Nico Cirasola ha voluto aggiungere: «Non c'è domani senza ieri specialmente con artisti e arte. For ever...» - Adriano Silvestri