Apulia Cinema

Nino Fezza spiega cos'è la Guerra


 Quando Sabastiano “Nino” Fezza inizia a parlare nell'aula dell'ex Palazzo delle Poste, si sta svolgendo la giornata dedicata alle vittime civili di guerra, con un evento organizzato da Giovanni Lafirenze, con Josefina Ruospo Correa, Ilaria Meo e altri collaboratori, rivolto ai tanti ragazzi che affollano la sala. Nino sa di che cosa si tratta, essendo andato con la Rai sui luoghi dove si combatte e conta all'attivo 17 missioni in terra di guerra, in trenta anni di attività al fronte, ultima la Siria: «Le Guerre sono tante» esordisce. «C'è prima la guerra dei militari, che giornali radio e tv fanno conoscere al grande pubblico; poi c'è una altra guerra, che incomincia quando la prima guerra finisce, e dura molto tempo in più, quando ormai nessuno parlerà più di quel conflitto: è la battaglia quotidiana dei sopravvissuti, che abitano nei campi profughi o che riescono a ritornare nelle proprie case, se riescono a trovarle in piedi e libere. Poi c'è un'altra guerra, ancora più crudele, combattuta dai “signori della guerra”, che organizzano delinquenti, raggruppati in piccole bande armate, e assumono il controllo dei villaggi o dei quartieri...» A questo punto viene proiettato il filmato, con montaggio di musica ed immagini fisse o in movimento: ecco soprattutto i bambini, con i loro giochi, i propri gesti fermati per un attimo, i volti tristi o sorridenti, e intorno solo macerie, materiali ed umane. Ecco i bambini-soldato, le bambine-prostitute e l'istinto di sopravvivenza, che traspare da ogni fotogramma: «È una “guerra ad altezza di bambino” vera, peggiore, terribile. Ogni dieci secondi nel mondo un bambino muore in guerra...» Il discorso di Nino, ed il breve filmato (5'23'') da lui stesso realizzato, spiegano con efficacia ai due vincitori (Flavia Pia Pennuzzi e il gruppo di studenti Molfetta) ed ai tanti ragazzi (più di 160) coinvolti in un progetto di realizzazione di opere filmiche, di documentazione, di animazione, di fiction, realizzate - con buona volontà e grande applicazione - dai ragazzi delle scuole di Bari, Rutigliano e di altre località sul tema della giornata. Adriano Silvestri