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Milano ricorda Paolo Grassi


Paolo Grassi, Nato a Milano il 30 Ottobre 1919 (da Raimondo, originario di Martina Franca e da Ines Platesteiner, bavarese), Oggi si avvicinerebbe al suo centesimo compleanno, se non fosse venuto a mancare esattamente 38 anni fa in quel di Londra.Grassi, fondatore nel 1947 del Piccolo Teatro (il primo teatro stabile ed Ente Comunale di prosa in Italia) e poi Presidente della Rai, viene ricordato domani a Milano dall’Università Statale degli Studi, che gli dedica una giornata, organizzata insieme al Piccolo e al Teatro alla Scala, per ripercorrerne la carriera e il lascito artistico.L'Enciclopedia Treccani ricorda: «Nelle lunghe pause estive la famiglia si trasferiva a Martina Franca, località che restò sempre per lui privilegiata, come dimensione mitica, fonte di fantasie e libertà armonica, per gli scenari architettonici, per le antiche vestigia, per i monumenti della civiltà settecentesca e rococò di cui era ricca...» Dopo gli studi al Liceo Parini, a diciotto anni collabora a "Il Sole" e già lavora in teatro come regista. Critico, saggista e operatore teatrale, organizza la compagnia Ninchi-Dori-Tumiati, e fonda il Gruppo Palcoscenico con Giorgio Strehler, Mario Feliciani e Franco Parenti. Al termine del conflitto dirige le collane teatrali delle case editrici Rosa & Ballo e Poligono, e cura la critica teatrale de "L'Avanti".Al Piccolo, insieme a Strehler, decide lo spettacolo d'inaugurazione (L'Albergo dei poveri di Gorkij) e affida l'amministrazione del Teatro a Nina Vinchi (poi moglie di Paolo Grassi). Poi sposa Carla Bernardi, dalla quale nel 1950 nasce Francesca, che - all'età di quattro anni - si trasferisce dai nonni a Martina Franca. La figlia lo ricorda così: «Mio padre mi ha trasmesso l’amore per la Puglia; l’amore per la terra, che - andando da Bari verso il Salento - diventa sempre più rossa, viscerale. Affascinato dagli ulivi secolari, con i loro tronchi contorti, i rami abbarbicati, accasciati, sofferenti fino a piegarsi...» Negli anni Cinquanta costituisce "ponti" teatrali, che collegano Milano a Venezia, Napoli e Bari. In questa città lavora per il Teatro Regionale Pugliese, gemellato con il Piccolo. Nel 1968, Strehler dà le dimissioni, lasciandogli anche la direzione artistica. Rimane alla direzione del "Piccolo" sino al 1972, portando lo stabile in tournée in 185 città straniere, con 15O spettacoli e ottomila repliche. Lascia quando viene chiamato alla sovrintendenza del Teatro alla Scala. Alla fine del 1976 si trasferisce a Roma, nominato Presidente della Rai, succede a Beniamino Finocchiaro (già presidente del Consiglio Regionale della Puglia), e il 1º Febbraio 1977 dà l'avvio in Italia alla Tv a colori.Sotto la sua presidenza, nasce la terza rete tv, un canale culturale pubblico; aumenta la produzione di film e sceneggiati: “L'albero degli zoccoli” di Olmi, “Padre padrone” dei Fratelli Taviani, “Molière” di Ariane Mnouchkine, “Gesù di Nazareth” di Zeffirelli. Poi è nominato Presidente della Rai-Corporation. Muore a Londra, il 14 Marzo 1981 durante un intervento chirurgico. Nel 1994 nasce a Martina Franca la “Fondazione Paolo Grassi” per il sostegno, lo sviluppo e la diffusione della cultura teatrale e musicale in Puglia. Prende il nome dall'illustre cittadino. Francesca e Carmelo Grassi hanno voluto di recente organizzare un evento proprio nel Teatro “Paolo Grassi”, aperto nel 2011 a Cisternino.Quest'anno Milano gli dedica una mostra allestita (fino al 24 Marzo) a Palazzo Reale, da Fabio Francione, promossa dal Comune di Milano e dalla Fondazione Paolo Grassi, e domani a Milano ne parleranno: Alberto Bentoglio, Leonardo Spinelli, Mariagabriella Cambiaghi, Mattia Luigi Palma, Irene Piazzoni, Valentina Garavaglia, Carlo Fontana, Cristiano Chiarot, Onofrio Cutaia, Maria Di Freda, Sergio Escobar, Carlo Fuortes, Claudio Longhi, Luciano Messi. Adriano Silvestri