Alla 14.ma Festa del Cinema di Roma il “Premio del Pubblico BNL” è stato assegnato al Documentario Santa Subito di Alessandro Piva (Nella Foto), prodotto da Apulia Film Commission e Fondazione Con Il Sud. Come è noto, si racconta la storia di Santa Scorese, che viene accoltellata a morte dal suo persecutore, davanti agli occhi impotenti dei genitori e di una società all’epoca impreparata ad affrontare i reati di genere e lo stalking. Era il 15 marzo 1991 ed aveva ventitré anni. Aveva subito le morbose attenzioni di uno sconosciuto molestatore, senza mai mettere mai in discussione la sua vocazione all’aiuto del prossimo e il suo percorso spirituale. Un reato di stalkeraggio prima che esistesse la parola “stalker” e lo stesso reato. Il regista commenta così: «Questo Premio di cui sono felicissimo, dopo la standing ovation e la commozione alla proiezione ufficiale, lo leggo come un segnale di grande maturità da parte di un pubblico consapevole che si mette in discussione, che opta non per un film di intrattenimento, ma che sceglie i temi importanti di casa nostra”. Un premio che va certamente alla famiglia di Santa, spina dorsale del documentario, che sta portando avanti la memoria di Santa e di questa vicenda, una tragedia che si sarebbe potuta evitare.» Il riconoscimento vuole anche idealmente estendersi a tutti i dieci titoli prodotti attraverso il “Social Film Fund con il Sud”, progetto promosso e prodotto da Apulia film commission e Fondazione Con Il Sud.
Santa Subito. Premiato il Documentario di Alessandro Piva alla Festa del Cinema di Roma
Alla 14.ma Festa del Cinema di Roma il “Premio del Pubblico BNL” è stato assegnato al Documentario Santa Subito di Alessandro Piva (Nella Foto), prodotto da Apulia Film Commission e Fondazione Con Il Sud. Come è noto, si racconta la storia di Santa Scorese, che viene accoltellata a morte dal suo persecutore, davanti agli occhi impotenti dei genitori e di una società all’epoca impreparata ad affrontare i reati di genere e lo stalking. Era il 15 marzo 1991 ed aveva ventitré anni. Aveva subito le morbose attenzioni di uno sconosciuto molestatore, senza mai mettere mai in discussione la sua vocazione all’aiuto del prossimo e il suo percorso spirituale. Un reato di stalkeraggio prima che esistesse la parola “stalker” e lo stesso reato. Il regista commenta così: «Questo Premio di cui sono felicissimo, dopo la standing ovation e la commozione alla proiezione ufficiale, lo leggo come un segnale di grande maturità da parte di un pubblico consapevole che si mette in discussione, che opta non per un film di intrattenimento, ma che sceglie i temi importanti di casa nostra”. Un premio che va certamente alla famiglia di Santa, spina dorsale del documentario, che sta portando avanti la memoria di Santa e di questa vicenda, una tragedia che si sarebbe potuta evitare.» Il riconoscimento vuole anche idealmente estendersi a tutti i dieci titoli prodotti attraverso il “Social Film Fund con il Sud”, progetto promosso e prodotto da Apulia film commission e Fondazione Con Il Sud.