Apulia Cinema

Accadde Oggi. La nuova sede Rai della Puglia


Apulia Cinema riprende la rubrica «Accadde Oggi», a partire dal giorno 11 Marzo 1959, una data importante per Bari, perchè inaugura in via Dalmazia la nuova sede Rai della Puglia. Più volte la città ha dato il proprio contributo alla storia della radio. Già nel 1904 Guglielmo Marconi, l'inventore della radio, aveva fatto i primi esperimenti di collegamento con una antenna montata a San Cataldo e diretta verso il Montenegro. E la parola italiana «Radio» sarà conosciuta e usata in tutto il mondo. Nel 1923 parla alla radio della Francia il pioniere della storia del cinema, il gioiese Ricciotto Canudo, e i baresi accorrono a Ceglie del Campo per ascoltare la sua voce, direttamente dalle antenne che sono state già collocate alla periferia del Paese. Ufficialmente la radio in Italia nasce solo il 6 Ottobre 1924 a Roma, con la Uri/ Unione Radiofonica Italiana, con socia fondatrice la Sip/ Società idroelettrica piemontese (futura Tim), pur se la prima»stazione» era stata costituita anni prima a Torino. In essa confluiscono le prime emittenti pionieristiche, sorte in varie località. È uno strumento nuovo per l'intrattenimento e per l'informazione e perciò il regime la egemonizza in maniera totale e, nel 1927, la trasforma in Eiar/ Ente Italiano Audizioni Radiofoniche. Crescono gli abbonati: nel 1930 se ne contano centomila, compresi settemila in Puglia. E il 12 Febbraio 1931 anche Pio XI, al fine di diffondere la parola di Dio, dà il via alle trasmissioni della «Radio Vaticana», progettata dallo stesso Marconi.La storia di Radio Bari inizia il 6 Settembre 1932, inaugurata dal Duca d'Aosta in un palazzo in via Putignani, che in seguito sarà demolito (verrà posta una targa sul marciapiede antistante l'ingresso al civico 247). Vi lavorano alcuni marinai marconisti, specializzati sulle navi, al seguito proprio di Marconi. Manda in onda i primi programmi, con l’annunciatrice napoletana Dama Rosa. Realizza anche trasmissioni per i bambini e format in lingua albanese, greca e araba.La radio vive momenti drammatici nel periodo bellico anche a Bari. Il giorno 8 Settembre 1943, negli atrii dei cinema Umberto, Impero e Margherita, che avevano la radio, si raccolsero piccole folle di baresi. Perché quella sera la radio avrebbe dato una comunicazione importante. Il generale Badoglio - infatti - annuncia alla popolazione l'armistizio e, il giorno dopo, i tedeschi provano a minare gli impianti funzionanti tra Carbonara e Ceglie. I cittadini difendono le antenne trasmittenti e i tecnici montano una nuova antenna nel recinto fieristico, in questo periodo utilizzato come deposito di materiali bellici. Trasmettono dagli studi Giuseppe Bartolo e Michele Cifarelli, e poi Anton Giulio Majano e Hrand Nazariantz e persino l'attore barese Enzo Fiermonte e due attori di famiglia ebrea, Arnoldo Foà e Cesare Polacco, nella sede occupata dai partigiani. È l'unico mezzo di informazione del Paese e la radio più importante dell'Europa liberata. Trasmette il programma «L'Italia combatte» e manda in onda in data 11 Settembre il primo messaggio di Vittorio Emanuele III, dopo la fuga da Roma. Poi il controllo è assunto dal Pwb/ Psycological Warfare Branch. La sera del 28 Gennaio 1944 la scrittrice Alba De Cèspedes trasmette le prime notizie sul Congresso dei Comitati di Liberazione Nazionale in corso nel teatro Piccinni. Poi, in Ottobre, l’Eiar cambia nome e nasce la Rai Radio Audizioni Italia. Il 13 Febbraio 1946 va in onda per la prima volta una trasmissione della Radio dell’Onu. La guerra è finita e la radio lancia un segnale di pace. La data del 13 Febbraio diventerà «La Giornata della Radio». Nel dopoguerra Radio Bari avvia (a Settembre 1947) il nuovo programma domenicale «La Caravella», con scenette dialettali di Lorenzo Lastilla, Vito Maurogiovanni e Giovanni Casieri. Poi il 29 Gennaio 1951 Amilcare Rambaldi organizza il primo Festival di Sanremo, nel salone delle feste del Casinò, con Nunzio Filogamo che presenta l'evento, con l'intervento della radio Rai. Nasce ufficialmente la televisione il 24 Gennaio 1954. Il primo Maggio 1955, per la Festa del Lavoro, la radio divulga le parole del sindacalista pugliese Giuseppe Di Vittorio. La Rai lascia l'edificio di via Putignani e si trasferisce nel 1959 nel nuovo palazzo, appositamente costruito in via Dalmazia. L'architettura è affidata a Elena Guaccero. La struttura della sede regionale Rai è organizzata al pian terreno con l'Agenzia postale e, nei primi quattro piani: Direzione, uffici tecnici e dei programmi, Studi Giornale Radio e Sezione propaganda e sviluppo. In occasione della inaugurazione vanno in onda, la mattina del giorno 11 Marzo, due trasmissioni, una televisiva e una radiofonica, e la sera il programma radiofonico «Carosello Pugliese», condotto da Silvio Gigli. Interviene il Ministro delle Poste, Spataro, e i dirigenti Rai: presidente Carrelli, consigliere delegato Rodinò, direttore generale Arata, direttore di sede De Strobel. L'edificio è sormontato da una torre metallica, con le antenne trasmittenti di un ripetitore Tv e di tre ripetitori Mf (installati in un locale sottostante), e le antenne riceventi per i collegamenti tv e radio. Il quinto e il sesto piano ospitano gli studi di ripresa e le apparecchiature tecniche. Il grande auditorio ha un impianto di regia e registrazione; vi sono altri due auditori minori, con tre sale di registrazione. Vi è un impianto per la commutazione e il controllo dei programmi, con 20 linee entranti e altrettante uscenti. Infine una cabina di trasformazione di 300 Kw, gruppo elettrogeno, stabilizzatore di frequenza, centralino telefonico a cento numeri, ascensori, impianti di riscaldamento e condizionamento, centrale termica e centrale frigorifera. E l'anno successivo, il 10 Gennaio 1960, va in onda su Radio Rai la prima trasmissione «Tutto il calcio minuto per minuto» con collegamenti in diretta da tutti gli stadi. Poi l'etere si liberalizza. Ad Agosto 1970 la prima radio privata che sorge in Puglia (la sesta d’Italia e prima del sud) è «Radio Bari Uno» con Gino Barsanti, Carmela Vincenti, Giuseppe Garibaldi, Erio Fumai, Cirici ed altri giovani. Viene chiusa dalle autorità, ma presto riprende le emissioni dagli studi di via Bozzi 35. A Novembre 1976 nasce Radionorba a Conversano, ma presto sospende le trasmissioni perché il gruppo si concentra sulla tv e, nel frattempo, studia una dimensione più ampia per il lancio della radio, che riapre il 29 Ottobre 1984.Adriano Silvestri