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Oggi parliamo di Polignano a Mare


 Negli ultimi anni c’è una meta che spicca sulle altre per numero di arrivi: è Polignano a Mare (*), presente in tutti gli itinerari di scoperta della penisola pugliese. Fino a pochi anni fa, invece, Polignano era un paese non adeguatamente valorizzato e fuori dalle tradizionali rotte turistiche. Grazie al lavoro dei cittadini stessi e degli amministratori che sono riusciti a credere nell’antico fascino del borgo, oggi Polignano è uno dei luoghi più suggestivi di tutta Italia. Ma cosa visitare a Polignano a Mare? Bella in ogni suo angolo, Polignano a Mare ci sorprende con le sue case bianche in tufo che si ergono dritte sopra la scogliera, quasi a volersi tuffare nel mare. Ci sono alcuni posti della città che permettono una vista privilegiata, vediamone qualcuno: La Cappella di S. Stefano: una terrazza nascosta dietro vicoli e piazzette, situata nel cuore del borgo, il salto della scogliera di abbraccia al mare dando vita ad un panorama senza eguali. La spiaggia di Lama Monachile da cui si vede un’altra prospettiva del borgo: il mare che cambia colore a seconda della luce del sole, passando da azzurro acqua a verde brillante, insinuandosi tra le falesie e facendo brillare i sassolini bianchi. Un’altra magnifica veduta di Polignano si può ammirare dalla statua di Domenico Modugno, cantante nativo del borgo, da cui si può scendere verso in mare, tramite una comoda scalinata. Dirigendosi verso la parte opposta del borgo, si trova invece il Largo Ardito, una terrazza che domina il paese, regalando al visitatore una vista da cartolina. Addentrandoci all’interno del borgo, dopo aver scovato tutti i punti panoramici principali, possiamo scoprire l’Arco Marchesale, un’antica porta che in passato sanciva l’ingresso nella città e che, ancora oggi, è riconosciuto come la scenografica entrata al cuore di Polignano. Dopo poco si accede a quella conosciuta dagli abitanti come la “Piazzetta dell’orologio”, chiamata così per la presenza dell’antico congegno sulla facciata del palazzo: Piazza Vittorio Emanuele I.  Perdetevi poi tra le stradine della città e soffermatevi sui particolari dettagli che rendono Polignano unica nel suo genere: i portali ornati di colonne greche, le pietre delle case che sfidano il tempo, il sole e la salsedine, i balconi fioriti, i rigogliosi cactus, i selciati luminosi e ancora i vicoli ombrosi. Appena fuori dal centro storico poi, non perdetevi una sosta in Piazza San Benedetto, fino a pochi anni fa un semplice parcheggio per automobili, è stata trasformata oggi in un piacevole ritrovo per prendere un buon caffè, leggere il quotidiano e prendere il sole. Piazza San Benedetto racconta fino in fondo e con estrema onestà la grande scommessa vinta da Polignano. Il borgo e le sue grotte Unicità del borgo sono sicuramente le numerose grotte marine presenti nella zona, visitabili tramite dei tour in barca. Ci si trova immersi in un mondo nuovo, segreto e selvaggio. E tra le tante grotte troviamo anche la grotta Palazzese, quella che ospita uno tra i 25 ristoranti più belli del mondo. E una volta sul posto non si stenta a capire il perché di questa nomina: la grotta sembra un vero e proprio caleidoscopio, le acque del mare si riflettono nei naturali colori della grotta che passano da giallo al viola, dall’azzurro al verde. Polignano e la cultura Se siete appassionati all’arte contemporanea e volete arricchire la vostra esperienza, a Polignano troverete la Fondazione Museo Pino Pascali, dedicato all’artista pugliese, scomparso prematuramente nel 1968. Uno dei punti di riferimento dell’arte contemporanea italiana, Pascali fu uno dei precursori dell’arte povera, dell’arte concettuale e della body art. Il museo ha sede nell’ex mattatoio comunale, che ha sede in un bellissimo spazio a picco sul mare, nella zona sud del lungomare. Polignano e dintorni Un consiglio per visitare il borgo e i dintorni in maniera originale e assolutamente romantico? L’ape calessino. I tour solitamente prevedono un tour alla scoperta degli angoli più nascosti e periferici di Polignano. Ci si ferma al Largo Ardito, già nominato sopra, si prosegue fino alla pittoresca cala Incina, si scoprono i segreti dell’entroterra, tra masserie, frantoi e distese infinite di uliveti. Un paio di chilometri più a nord id Polignano c’è un piccolo villaggio: San Vito. Sorvegliato da una torre che si erge sul mare e dominato da un’abbazia cistercense, San Vito è un villaggio marinaro autentico, in cui le barche si trovano accumulate in un’unica baia e in cui si sente tutto il sapore della Puglia.    (*) Testo di Alice di Rolling Pandas.it