Apulia Cinema

Accadde Oggi. Ricordo di Francesco Laudadio


 La rubrica «Accadde Oggi» è dedicata al 6 Aprile 2018, data della giornata di ricordo di Francesco Laudadio, tenuta a Bari a mezzo secolo dal '68. E proprio oggi sono trascorsi esattamente quindici anni dalla sua prematura scomparsa, dopo una lunga malattia (Mola di Bari 1950 - Bentivoglio, Bologna 2005). In particolare è stato rivissuto il momento in cui Francesco lascia la città di Bari, dove è stato leader del movimento studentesco «di massa» ed è funzionario del Pci, e si trasferisce a Roma per iniziare una vita nuova nel Mondo del Cinema. Sin da giovanissimo studia e parla la lingua inglese. A dodici anni entra nella Federazione Giovanile, che è a due passi da casa, in via Trevisani. Legge “L'Unità”, ma anche altri giornali e soprattutto libri. Frequenta il Cinema Enel di via Napoli. Viaggia in treno e autostop in tutta Europa, da solo o, dal '68 con la compagna Silvia Napolitano, poi sceneggiatrice. I suoi riferimenti sono il Segretario regionale Alfredo Reichlin (già direttore proprio del quotidiano del Partito) e il responsabile provinciale Tommaso Sicolo, mentre a capo del Pci c'è Enrico Berlinguer. Poi nel 1975 dà un taglio netto al lavoro politico, con base a Gioia del Colle, proprio nel momento della grande avanzata del Pci. Ma avviene anche il rovesciamento del rapporto tra città e campagna. E cambia il mondo del lavoro; si modifica il ruolo del funzionario di Partito, a contatto con gli operai: diventa un «mestiere», che a lui non piace più. Poi Francesco contatta Monicelli e si offre come suo collaboratore. E, finalmente, un giorno arriva la telefonata della segretaria di produzione del film Caro Michele, la quale lo convoca per il primo set del film che uscirà nel 1976. Ne seguiranno altri con i Maestri Ettore Scola, Sergio Leone, Luigi Comencini, Luigi Magni, Alberto Sordi, Pasquale Squitieri. Questo profilo è emerso dagli interventi di Pasquale Martino, Piercarlo Melchiorre, Ferdinando Pappalardo, Sara Acquaviva, Franco Cassano, Piero Di Siena e Felice Laudadio (suo fratello maggiore) al seminario di studi tenuto a Bari nell'ex Palazzo delle Poste, organizzato da Anpi e Link. È stato presentato il suo libro dal titolo «La Sirena delle 10. Cronaca dell'organizzazione degli scioperi operai del Marzo 1943 a Torino», edito (postumo) dalla Fondazione Francesco Laudadio, che si apre con la prefazione di Maurizio Landini, la introduzione di Alexander Hoebel e una nota di Piero di Siena. Un racconto - quasi il trattamento di una sceneggiatura - che ricostruisce la preparazione della Resistenza da parte degli operai e degli studenti, nella Torino degli ultimi anni di guerra. Laudadio avrebbe voluto trarre da questi scritti un film. Lo stava preparando, ma non ne ebbe il tempo. Fortunatamente ci ha lasciato alcune sue opere filmiche, tra cui La Riffa (soggetto, sceneggiatura e regia), che segna nel 1991 il debutto al cinema di Monica Bellucci e, al suo fianco, c'è anche il futuro presidente di Apulia Film Commission, Maurizio Sciarra, che - nel film girato interamente a Bari – interpreta il ruolo dell’avvocato Di Cillo. Ma il primo titolo era stato Grog nel 1982 (David di Donatello per il miglior regista esordiente). Poi Fatto su Misura (sulla inseminazione artificiale, criticato da “L'Osservatore Romano”) e Topo Galileo (con protagonista un giovane Beppe Grillo). A seguire: Persone perbene e L'Ultimo Concerto (1995), con Manuela Arcuri, Daniel Erzalow e Anna Bonaiuto, telefilm realizzato per la serie «Diversi» di Rai 2. Quindi: Inviati speciali (2001) e tre episodi della serie tv «Il Mastino», infine Signora (2004) con Angela Finocchiaro. Nella Mediateca Regionale Pugliese è conservato il carteggio del fondo «Francesco Laudadio» con vecchie fotografie, gli scritti originali delle sceneggiature di film non fatti, e anche le lettere di Wim Wenders a Michelangelo Antonioni. Il sottoscritto - che lo ha conosciuto bene e lo ha seguito nelle manifestazioni antifasciste dei giovani baresi - rivive ancora oggi con una certa emozione questo ricordo, tra cortei e bandiere, congressi e manifestazioni degli Anni '60 e '70 a Bari e in provincia. Adriano Silvestri