IL LABIRINTO DEL FAUNO
Martedì 24 luglio, giornata
cupa, il tempo sembra essersi ribellato all'umanità intera
scaraventando su di noi palle da tennis enormi che pareva ''The day
after tomorrow'' io al lavoro e il MIO umore precipitava sempre più
velocemente nel baratro della TRISTEZZA.
Ma lo aspettavo, sapevo che avrebbe
chiamato,infatti eccolo, suona il telefono.....già so cosa
vuole....CINEMA!!!! Ohh si fantastico pensate che bello adesso
chiudersi dentro una sala puzzolente, con il tetto che rimbomba per
il temporale e il clima che va a manetta nonostante ci siano -20
gradi fuori...
NO . L'ho convinto ( molto semplice per
una donna con la quinta di reggiseno portare un uomo a fare quello
che vuole.. ) facciamo serata tranquilla, film a letto, un buon amaro
Nonino e un'anima nera con una bella pellicola ALLLEGRA per rinfrizzatire ( si dice?
) il mio umore.
Andiamo al Blockbuster e per non
ricadere nei soliti film romantici ( mamma mia da vomito ) cambiamo
genere dai un bel film stile BAMBINO ( non si smentiscono mai...)
prendiamo IL LABIRINTO DEL FAUNO di Guglielmo Del Toro ( il nome di
lui mi piace.. )
RAGAZZI DA PAURA!!!!
Vincitore di 3 premi Oscar e credetemi
li merita tutti.
Un film eccezionale ambientato nell'età
franchista in Spagna nel secondo dopo guerra durante la guerra civile
ancora in atto
.
La storia di una bambina, Ofelia,
strappata al proprio mondo di fate dalla guerra civile spagnola, ma
soprattutto dallo spregevole Capitano Vidal, che ha sposato la madre
di Ofelia. Al capitano, di Ofelia non importa niente; le sue uniche
preoccupazioni sono reprimere le rivolte della resistenza
anti-franchista e avere un erede cui lasciare il proprio nome
macchiato di sangue.
Ofelia incontra un fauno che le svela
la sua vera identità PRINCIPESSA DEL MONDO SOTTERRANEO.
Come nelle migliori fiabe, ogni prova
da superare è più ardua della precedente. L’ultima
richiederà un grande sacrificio. Ma Ofelia è davvero la
principessa del suo mondo, appartiene al bosco, alla luna piena, alle
fate, e niente può tenerla lontana da ciò che fa parte
di lei.
IL LABIRINTO DEL FAUNO lascia
con l’amaro in bocca. In alcuni momenti appare davvero
meraviglioso, un piccolo gioiello; in altri momenti porta quasi a
chiedersi: “PERCHE'”.
Ma ciò che davvero lascia a
bocca aperta sono gli effetti speciali del film. Su tutte le creature
mitiche e favolistiche spicca il Fauno, che è davvero
splendido: perfettamente integrato con il mondo cupo e oscuro in cui
anche Ofelia vive e agisce, sembra avere una vita tutta propria.
Magia, effetti fiabeschi, ma anche ferite e sangue, sono stati
realizzati grazie ad una combinazione di make up, animatronic e
computer grafica, in una gradevole fusione tra tradizione e
modernità.
Il finale parte drammatica del film
sembra proprio essere voluto vivamente dal regista: qui si trova la
chiave di lettura del film, un GIUDIZIO SPIETATO sul mondo degli
adulti, basato sulla violenza anche se mossa dalla migliori o dalle
peggiori intenzioni, la bambina decide di tornare al suo regno per
SFUGGIRE ALL'ORRORE DEL REALE, al di là di ogni ideologia.
Che dire ancora gente.....un film
fantastico, che ti lascia una sensazione di tremenda compassione e
dolore per una realtà scabrosa che fortunatamente nessuno di
noi ha potuto vivere.
Riteniamoci fortunati per quello che
abbiamo PERCHE' E' VERAMENTE TANTO.
Inviato da: alessia_angel7
il 02/08/2007 alle 09:17
Inviato da: sere.trixi
il 01/08/2007 alle 15:35
Inviato da: alessia_angel7
il 01/08/2007 alle 12:17
Inviato da: redelconsumismo
il 31/07/2007 alle 12:14