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Post n°1 pubblicato il 21 Maggio 2010 da AquasanaOstia
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Dall'acqua del rubinetto all'acqua da bere Una limpida certezza C'è qualcosa di più dissetante di un sorso d'acqua pura? La risposta è ovvia: Si. L'acqua purissima!
Ma cos'è? In Europa se c'è qualcosa di cui fidarsi ciecamente sono le centrali idriche. Da A come arsenico, E come estrogeno, Z come zinco per quasi tutte le sostanze che non dovrebbero essere contenute nell'acqua sono stati stabiliti dei valori limite. Potete strare certi al 100% che tali soglie non verranno mai superate. Ma se non riuscite ad accontentarvi di questi valori limite, dal sapore di cloro o del calcare presente nell'acqua, da oggi avete un'alternativa: l'acqua purissima! Non è solo salutare ma anche buonissima.
Acqua purissima fai da te C'è qualcosa di più dissetante di un sorso d'acqua pura? Il trucco per avere acqua purissima non è affatto nuovo, ma finora non è mai stato così semplice, funzionale e bello come il sistema di purificazione dell'acqua Idroclean .
Il principio utilizzato si chiama Osmosi inversa Con l'osmosi inversa l'acqua in pressione viene pompata attraverso due membrane in cui i pori sono così fini da far passare soltanto le molecole d'acqua e sali minerali che possiamo definire nobili, in quanto possono essere assimilati dal nostro organismo, senza dare effetti indesiderati. Indistintamente, dal cadmio, ai pesticidi, dai residui di antibiotici, ai nitrati, solfati, batteri, ormoni o virus, niente passa dalla membrana. Ciò che esce è acqua di una purezza e un sapore paragonabili all'acqua che sgorga dalle ormai rare sorgenti naturali. Chi l'assaggia una volta, non vorrà più bere nessun altra acqua.
Perché l'acqua oligominerale?
Non servono i minerali presenti nell'acqua? I minerali servono, ma nelle presenti nell'acqua minerale sono assimilabili dal corpo solo in misura trascurabile. Vengono semplicemente espulsi e così si perde sia l'apporto di minerali sia l'effetto depurativo dell'acqua. Se volete dare benessere a Voi stessi e alla Vostra famiglia, bevete l'acqua prodotta ad osmosi inversa . Acqua pura buona e leggera. In più con un impianto in casa potete anche cucinare, fare il caffè o le tisane con acqua purissima. Allora .. .. ... ...
Le Caratteristiche dell'Acqua
I valori più importanti da valutare sono:
Il pH è un coefficiente che esprime la misura dell’acidità o dell’alcalinità (basicità) dell’acqua. La scala del pH va da 0 a 14, e si dice pH neutro il valore centrale di pH 7. Anche il nostro sangue ha un suo ph, e quando questo valore è a 7,4 o 7,5 circa, si formano nel nostro sangue dei tamponi alcalini che vanno ad ostacolare la sviluppo e la crescita di tossine nel nostro sangue. Quando il pH del nostro sangue comincia a scendere, in genere dopo i 40 anni, si comincia ad invecchiare e cominciano ad insorgere in misura maggiore problemi e malattie. Difatti, in luoghi come Lourdes, in Spagna, o in una zona dell’Himalaya, dove la popolazione arriva a vivere anche 140 anni, il pH riscontrato nell’acqua è di 9,5, un pH che aiuta il sangue umano a tornare nel volgere di qualche mese dal 4,5 che abbiamo in età avanzata, al 7,4 ottimale.
Il residuo fisso esprime il contenuto salino totale dell’acqua. La presenza di sali è indispensabile ai fini della potabilità, in quanto l’organismo umano ha assoluto bisogno di una certa loro quantità nell’acqua che introduce. L’assenza di sali altera i fenomeni di scambio osmotico che avvengono a livello delle cellule gastrointestinali e porta a manifestazioni da carenze nutritive (alterazioni ossee e dentarie). Un’eccessiva quantità di sali minerali è pure dannosa, sia perché rende le acque troppo dure sia perché può alterarne i caratteri organolettici. In ogni caso i sali minerali nell’acqua non devono essere allo stato grezzo, ma ad uno stato che possiamo definire nobile, in quanto sono assimilabili dal nostro organismo. Il valore massimo del residuo fisso (determinato a 180 °C ) è di 1500 mg per litro, ma sono consigliabili valori molto inferiori a questa soglia. Ad esempio il valore di un acqua oligominerale ottimale dovrebbe essere fra i 70 e i 100 mg per litro.
La durezza è data dal contenuto in sali alcalino terrosi, principalmente calcio e magnesio. Si distingue una durezza “temporanea” dovuta in massima parte ai bicarbonati e in minima parte ai fosfati e ai silicati, e una durezza “permanente” dovuta ai cloruri, solfati e nitrati. La durezza temporanea è così chiamata perché scompare in seguito a prolungata ebollizione. La durezza permanente invece non scompare con l’ebollizione. La “durezza” si esprime in gradi o in Unità di durezza. Per esprimerla in gradi esistono tre sistemi, il francese, il tedesco e l’inglese. La misura più usata è quella francese. le acque si distinguono, generalmente, in: 1) acque molli o leggere o dolci, quando hanno una durezza totale inferiore a 14 gradi francesi; 2) acque di media durezza: tra 14 e 28 gradi francesi; 3) acque dure: oltre i 28 gradi francesi. Le acque dure presentano notevoli inconvenienti: spesso presentano alterazioni dei caratteri organolettici; sono poco adatte alla cucina in quanto cuociono male e alterano i gusti, specie degli infusi; richiedono un notevole sperpero di sostanze saponose nel lavaggio della biancheria e producono incrostazioni e depositi nelle tubazioni, nelle cisterne e nelle caldaie. La durezza di un’acqua comunque è strettamente legata alla composizione del suolo attraversato dall’acqua stessa e ad eventuali cause di inquinamento. La conducibilità elettrica è il contenuto di sali minerali dell’acqua, ed è strettamente pertinente al residuo fisso.
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