Alberto Aquilani

Aqui: Un gol tt x me..


Perché Aquilani non ha esultato dopo il suo gol, terzo in campionato dopo quelli a Palermo e al Siena nelle prime due giornate di campionato, arrivato, quindi, dopo una vita, tre quarti della qua­le trascorsa in infermeria? Hai visto Pa­nucci e Aquilani che si ab­bracciano? Cosa è successo tra lo stesso Aquilani e Totti in occasione di quella puni­zione a due in area? E hai vi­sto come si sono presi a spal­late, chiacchierando, ancora loro, Aquilani e Totti, dopo la rete numero duecentodue, e che rete signori miei, del ca­pitano giallorosso? INTERROGATIVI - Quattro interrogativi che racchiudono gli intensi novanta minuti del numero otto romanista. Le risposte in un dopo partita da sorrisi a trentadue denti, ce le ha date lo stesso Aquilani. Comincia­mo dal gol e da quell’esultanza che ai più, anzi a tutti, è apparsa un po’ troppo poco esultanza: « Ho esultato, ho esultato, non diciamo sciocchezze, ho stretto i pugni, mi è venuta così e ho festeggiato questo gol che voglio dedicare, per una volta, a me stesso. Ne avevo bisogno e sono felice di averlo realizzato, anche perché è stato il primo della partita, quello che ci ha con­sentito di indirizzare a nostro favore una gara che siamo stati bravi noi a rendere semplice. Panucci? Non ci sono problemi, questa è una Roma che vuole continuare a fare bene, in campionato e in Europa » . CON TOTTI -  Questione Totti. Chi ha visto, si è subito reso con­to che tra i due c’è stata un po’ di polemica quando quella punizione a due in area, pallone fermato da Aquilani per il capitano, si era conclusa con una deviazione in angolo. Possibile che stiano litigando? Interroga­tivo reso ancora più stringente dopo il gol di Totti, quando si è visto Aquilani andare a festeggiarlo a spallate con il numero die­ci giallorosso, mentre i due continuavano a spiegarsi.Quando gli abbiamo prospettato il pro­blema, o presunto tale, Aquilani è scop­piato quasi a ridere: « Attenzione, non cre­iamo casi dove non esistono. Tra me e Francesco non è successo proprio nulla di particolare. C’è stato un equivoco in oc­casione di quella punizione. Io ero stato già ammonito, l’arbitro aveva fischiato la ripresa del gioco e, allora, ho pensato che se avessi ancora ritardato l’esecuzione, poteva darmi un altro cartellino e quindi espellermi. Allora ho preferito far ripren­dere il gioco, mentre invece Totti avrebbe preferito atten­dere ancora un attimo. Tutto qui. Niente di più » . REAL - Meglio così. Soprat­tutto adesso che il prossimo appuntamento per la Roma è fissato, mercoledì prossimo, in uno stadio chiamato San­tiago Bernabeu.Aquilani non lo dice, ma sarebbe pronto a pagare di tasca sua per continuare ad essere titolare: « Credo che a qualsiasi gio­catore farebbe piacere giocare sul campo del Real. Anche se la cosa più importante sarà cercare di qualificarci per i quarti di finale della Champions. A Madrid arrive­rà una Roma in salute, in crescita, pronta a giocarsi tutte le sue carte con la consa­pevolezza che non sono poche » . E chissà che la carta vincente non sia proprio quel­la di Aquilani.