Alberto Aquilani

IL RAMMARICO.. =(


«Ho colpito d’istinto, non sono stato fortunato. Pensavo che fosse la cosa giusta. Ma è stata una buona Roma» l colpo di tacco è stato istintivo. Non sono stato fortunato. Ora mi mangio le mani...». Alberto Aquilani non sa darsi pace. I romanisti pure. Il Principino, stavolta, ha perso un’occasione per diventare Re. Palla a spiovere di Pizarro, Alberto ci si butta con il corpo leggermente arretrato e va di tacco. Il "romanista"Storari compie un miracolo deviando con il piede. Un errore che potrebbe costare caro. Aquilani lo sa bene. Ecco perché prova a spiegare: «Pensavo che fosse la cosa più giusta...». Alberto parla ai microfoni di Roma Channel: «È andata male, abbiamo creato tanto, ci abbiamo provato. Ma non siamo riusciti a fare gol». Ladelusione gliela leggi negli occhi, nello sguardo basso e nelle parole pronunciate sommessamente: «C’è tanto rammarico. Andiamo avanti, però, perché non è finita». Perché Aquilani ci crede. Forse, stavolta, più per forza di inerzia che per un progetto preciso. Ci può stare, dopo un pareggio che sa tanto di sconfitta. Aquilani si prende le sue colpe, ma dispensa meriti anche al Cagliari: «Non abbiamo giocato male. Loro sono partiti molto forte, ma dopo li abbiamo schiacciati nella loro metà campo ». L’ultimo pensiero corre al posticipo dell’Olimpico: «Mi aspetto che la Lazio ce la metta tutta stasera (ieri sera, ndr) e speriamo che non vinca l’Inter». Così è stato. La rabbia cresce pensando a quanto Alberto ha prodotto in quella mezz’ora in cui ha giocato. In molti si sono chiesti perché Aquilani non sia sceso in campo dal primo minuto. La scelta non è stata casuale. Il tecnico ha tolto Brighi e schierato il Principino solo nella ripresa per risparmiarlo. Martedì sera c’è il Manchester e il centrocampista di Montesacro potrà essere una pedina fondamentale nello scacchiere giallorosso. Spalletti non avrebbe voluto rischiarlo a Cagliari per sfruttare contro gliinglesi una maggiore freschezza sulla linea di centrocampo. Con De Rossi squalificato al Sant’Elia, era un obiettivo nobile. Quando Spalletti ha dovuto tentare il tutto per tutto, Alberto è entrato in campo. Ela differenza si è vista subito. Aquilani si è tuffato su un traversone perfetto di Cicinho. L’impatto è stato sfortunato, con il pallone che è uscito di poco alla destra di Storari. Aquilani ha lottato, ha corso, ha provato a gestire la circolazione di palla. Fino a che non è capitata l’occasione che non si poteva sbagliare. Totti ha orchestrato, Pizarro ha messo in mezzo, Aquilani è andato a colpire a botta sicura. Anzi, no. Haprovato il tacco, ma Storari ha intuito. Vanificando una rimonta che avrebbe profumato di scudetto: «È stato un gesto istintivo ». Già. Ma la delusione è tanta.