Alberto Aquilani

Ci Sarà il rinnovo o no??


Aquilani? Non ci saranno problemi con lui. Ci siamo già incontrati, dovevamo rivederci la scorsa settimana, ma il padre ha avuto un impegno. Da martedì ogni giorno è buono». Se a parlare è Bruno Conti bisogna credergli. Lui, il campione del mondo, quando ancora non era direttore tecnico della Roma ma responsabile del settore giovanile riuscì già una volta a bloccare la fuga di Alberto, allora "semplice" promessa, al Chelsea. Stavolta dimostra la stessa sicurezza di allora. E non c’è motivo di dubitare che possa andare a finire nello stesso modo. Però non sarà altrettanto facile. Perché nel  rattempo Aquilani è cresciuto. Non è più un giovane di belle speranze ma un calciatore importante, per la Roma e per il calcio italiano. Non è un caso che Donadoni lo abbia inserito nella lista dei 23 che proveranno a conquistare il titolo europeo, no nostante una stagione flagellata dagli infortuni, e che in pochi giorni di ritiro Alberto abbia scalato già tante posizioni nella considerazione del commissario tecnico. La stessa considerazione Aquilani la vorrebbe anche in giallorosso. Non solo dal punto di vista economico ma anche da quello tecnico. Per questo all’inizio della scorsa settimana ha parlato anche con Luciano Spalletti. Lo ha rivelato lo stesso tecnico. «Alberto ha fatto dei discorsi corretti in Nazionale, è lecito avere la possibilità di comportarsi così e lui è stato l’unico al quale ho telefonato in ritiro. Non sono sorpreso di quello che ha detto perchè è esattamente quello che ha detto a me». Il fatto che ci sia stato un primo confronto tra il giocatore, che non gradisce un ruolo diverso da quello di centrale davanti alla difesa e che allo stesso tempo si sente limitato dalla presenza di De Rossi e Pizarro, è comunque segnale importante. Un primo passo avanti nella risoluzione del "giallo" del suo rinnovo. La fase successiva sarà quella dell’accordo economico. Aquilani ha un contratto che scade nel 2010 a circa 900 mila euro netti a stagione. Una cifra lontana, molto, da quella che si aspetta un giocatore come Alberto. Lontanissima da quello che sarebbero pronte ad offrire molte altre società in Italia e in Europa. Senza scomodare le società spagnole e inglesi, che pure ci sono e stanno facendo delle pressioni costanti sul giocatore cercando di convincerlo a sfruttare l’articolo 17 della Fifa per svincolarsi a parametro («la Roma stia tranquilla, non lo farò mai» ha detto Alberto in ritiro), in Italia la società che sta puntando fortissimo su Aquilani è la Juventus. Non è stata un’uscita a caso quella di Buffon, che pochi giorni fa ha dichiarato pubblicamente che il centrocampista giallorosso potrà diventare il numero uno al mondo nel suo ruolo, ma il frutto di una strategia che da Torino stanno mettendo in atto già da qualche tempo. La Juventus è pronta a offrire ad Aquilani 3.5 milioni netti a stagione. Un’enormità rispetto ai 900 mila che guadagna adesso, ma anche rispetto al milione e mezzo che la Roma gli ha offerto già in due occasioni e che Alberto ha già rifiutato. Su questa differenza bisognerà lavorare nell’incontro che ci sarà nei prossimi giorni tra il papà del calciatore, che ne ha rilevato la procura, Bruno Conti e Pradè. L’accordo, come spesso capita in queste situazioni, si dovrebbe trovare nel mezzo. Magari proprio arrivando a toccare il tetto degli ingaggi di 2.5 milioni imposto dalla società per tutti i giocatori che non si chiamano Totti o De Rossi. A quelle cifre, e dopo le rassicurazioni tecniche di Spalletti, le strade di Alberto e della Roma proseguiranno insieme, con la firma che potrebbe arrivare addirittura in settimana. In caso contrario Aquilani rimarrà fino alla scadenza del suo contratto. Ma non sarebbe una vittoria, perché significherebbe perderlo a parametro zero tra due anni.