Le Arabe Felici®

Cosa avrebbe detto Billy Corgan a Mellon Collie per placare la sua infinita tristezza? Probabilmente l'avrebbe guadata con sprezzante superiorità, ma con gli occhi lucidi, e le avrebbe detto che il mondo è un vampiro.Ma intanto io pensavo che avrei decisamente delle belle mani se non mi mangiassi le unghie. E lo pensavo mentre mi iniettavo in vena dritta dritta come un fuso una pera niente male. Eravamo a casa di Giovanni ed era il secondo viaggio organizzato della mia vita. Anzi, non mi sarebbe neanche dispiaciuto avere anche Lucio Dalla che mi cantava quella canzone mentre mi facevo.
Guardandomi intorno vedevo i miei compagni che a turno si sdraiavano per terra e rimanevano a guardare il soffitto come se vi proiettassero qualche cosa.
Io in realtà non sentivo nulla. Quanto piuttosto avvertivo il disagio di avere un liquido estraneo e venefico che scorreva dentro il mio corpo ed automaticamente annullava la mia percezione del bene e del male, del giusto e dello sbagliato.
Tuttavia mi dava la convinzione di avere aperto finalmente la porta del paradiso per uscirne e discendere le scale, anche se molti illustri tossici del passato continuarono a dare lustro alla loro sublime arte malgrado stessero sotto rota.
Ma io non ero Chet Baker, per fortuna.
Dall'eroina mi aspettavo molto, in termini negativi, ovvio. Ma vedevo solo conigli. Tantissimi stracazzo di conigli che saltellavano per la stanza e sopra i corpi sdraiati dei fantasmi della notte. Ed io sedevo a gambe divaricate ed aspettavo. Aspettavo non so cosa, magari che qualcuno mi toccasse una spalla e mi dicesse di andare, perchè lì non volevo rimanere.
Ma nulla. Non succedeva nulla. Era tutto fisso e statico, immortalato in un fermo immagine deprimente.
Mi alzai e dalla parete afferrai una chitarra classica in buono stato.
Mi accesi una sigaretta, scalciai qualche coniglio che mi zompettava festoso sopra le scarpe, e cominciai a suonare "Starway to Heaven" ma all'incontrario...

da Cri a chi porta da solo la sua croce.