Le Arabe Felici®

Sono DappErTuttO!


Sapide lettrici , onomatopeici lettori, la sindrome fighetto sta ormai contagiando un po’ tutti. Tra qualche mese, senza neanche accorgercene, diventeremo dei cloni perfetti gli uni degli altri: noi maschietti avremo petti depilatissimi, jeans strappati calati fino al ginocchio con in vista le mutande Calvin Kleine, sopracciglia depilate ad ali di gabbiano, onde rendere i nostri sguardi vispi come quelli di un tonno sorpreso a Mururoa dagli esperimenti atomici, e capelli tronfi di gel, ricavata dalla glassa della Simmenthal. Le femminucce mostreranno pance estremamente piatte, con pearcing variopinti dalle forme più accattivanti (cuoricini, femori, plessi solari), capelli allisciati con la riga rigorosamente di lato, cerchietti rosa in base ai dettami di Popsy, pantaloni a vita bassa in modo che sia ben visibile il culo e la striscia di peli infrachiappali frutto di una epilazione lacunosa. Avremo tutti un unico linguaggio universale, scevro di vocali, che ci riproietterà all’età della pietra, visto che ci esprimeremo a grugniti. E l’esempio di questo lo abbiamo davanti agli occhi , ma facciamo finta di non vedere. Avete presente l’utilizzo della terza persona singolare del verbo “essere” utilizzata come congiunzione o gli svarioni formali del periodo grammaticale? Nessuno ne è immune. Neanche, purtroppo, lo staff di Libero. Guardate in foto, e tremate. I fighetti sono dappertutto. Anzi, dpprttt.