Le Arabe Felici®

Gitana 81...


Cari lettori silenziosi della notte, come sapete , essendo noi degli ottuagenari, appena cala il sole ci corichiamo sotto le pezze dopo aver bevuto una tazza di carcadé al ginepro ed ortica, che la mattina ci permette di fare la cacarella col fischio per liberare intestini vessati dal cammino dell’età. Questo nostro abbandono tra le braccia di Morfeo, purtroppo, ci preclude il privilegio di osservare il vostro passaggio qui dentro, onde rendervi il giusto tributo per farvi uscire dal silenzio. Ci duole non aver salutato come si conviene il buon “pisellosauro” o l’eccellente “tivoglioglabra”. Tuttavia, vogliamo lasciarvi con un Blog appena creato che, secondo noi, è il più bello di tutti, almeno subito dopo “Arrotini, Ombrellai e Tenie”. Trattasi del Blog di gitana81, deliziosa fanciulla timorata di Dio , che pubblica dei racconti intrisi di amore e soffuso erotismo. Già il logo del suo Blog è meraviglioso: una fanciulla usa all’adoprar la bocca a guisa di smandrappo che si copre la patacca con un ignaro orsacchiotto di pezza. Metafora della vita. Non neghiamo che ,all’uopo,  vorremmo, solo per voi, leggervi uno stralcio dei suoi scritti , lasciando un breve commento, un po’ come faceva Gassmann quando leggeva la Divina Commedia… Chiudete gli occhi e lasciatevi rapire… Si che non sei nascosto ne anonimo si che so tutto di te e riderò quando in sei ti violenteranno nel tuo vomito pregherai. Dal primo capoverso siamo invasi da una carica di amore e pace, un senso di vellutata inquietudine che ci apre al miracolo della gang bang avvolti nei resti di una sboccata improvvisa causata da un irresponsabile miscuglio di Rabarbaro Zucca e Sambuca One l’Amaricante. Estasiante, da subito.Tu l'hai voluto non dicevo cazzate che credevi.La mancanza di punteggiatura, sebbene potesse far pensare a dei deprecabili errori di sintassi, in realtà nasconde il vigor lessicale di immagini scritte come pugnalate. Anche se il sospetto che gitana dica cazzate un pochino, solo un pochino, rimane.La notte è per me una morte esaltante. La vita dovrebbe essere questo : un buio continuo pieno di luce. Dicotomie ed ossimori come se piovesse. La banalità di una frase da Bacio Perugina , improvvisamente si fa celestiale poesia.Roma 23:30. Sono in una camera d’hotel, seduta sopra un letto di metallo, ciò che vorrei non posso averlo, possedere dei piccoli elefanti da passeggio. Chi è che non vorrebbe star seduto come Eta Beta sopra un letto di metallo ed ingropparsi degli elefanti da passeggio? E , soprattutto, cosa cazzo sono gli elefanti da passeggio? Noi abbiamo posseduto delle zebre da corsa, vale lo stesso?Nella stanza a fianco fanno sesso, bevo della tisana al mandarino per non sentirli, le pareti sono sottili come gigli, ho le loro voci nelle orecchie. Per non sentirli, la tisana bollente al mandarino dovresti versartela dentro le orecchie onde bruciarti il padiglione auricolare e mandare a fuoco le trombe di Eustacchio. Bevendola, al massimo, copri le loro urla con i tuoi rutti.Lei grida che vorrebbe essere appesa al lampadario e frustata con le tende, Dio li guarda e gioca dcon le loro voglie.Ma se nella stanza d’albergo ci fosse la plafoniera lei come farebbe? E come si fa a frustare con una tenda? L’amore è un movimento verso il basso, calpestato da piccoli elefanti da passeggio. Ma anche verso l’alto. E soprattutto, calpestato da piccoli pellicani da galoppo.