Le Arabe Felici®

I nostri atei orfani.


Non ho parlato di laicità nel mio post precedente, anche se era doveroso, ma voglio porre rimedio.Le “due sponde” citate nel post precedente sono agli antipodi in fatto di laicità. Nella sponda non occidentale esiste troppo poco la laicità, infatti mentre esistono occidentali battezzati atei ed anche ebrei atei (si sentono solo appartenenti alla razza ebraica) non sono contemplati musulmani atei; la cosa da credente mi fa piacere ma allo stesso tempo mi preoccupa. Gli stati a base musulmana sono poco laici e quei pochi che un po’ lo sono non sono stati aiutati (vedi Libia, Irak del socialista partito Baath di Saddam Hussein o l’altro Baath degli Assad in Siria). L’islamizzazione sta aumentando e soppiantando il più “sano” ideale socialista di Nasser; se per esempio andate a vedere il sito della Lega dei Paesi Arabi vi accorgerete che è tutto islamizzato, senza considerare poi, che i cristiani arabi non sono pochi.Da noi, invece soffriamo del male contrario, infatti oggi c’è un eccessivo laicismo unito a posizioni troppo rigide anche da parte di chi laico non è. Un esempio è la stupida diatriba sul preambolo della Costituzione Europea. I media, di qualunque orientamento, hanno pescato più o meno tutti “nel torbido” distorcendo l’informazione quel poco atto creare una gran confusione. La Comunità Europea ha cercato e trovato, nel bene e nel male, nel cristianesimo l’unico comune denominatore di tutti popoli europei. La Costituzione Europea, nei suoi articoli, DEVE essere laica, ma se nel preambolo si vuol ricordare cosa ha unito tutti, che piaccia o no, non puoi scrivere un vago “religione” senza dire “cristiana” l’alternativa è non parlare di religione.Un’altra inutile polemica è quella sui pacs. Quando c’erano i vecchi ideali vi era almeno il concetto di ciò che in politica si chiama “il gioco delle parti”; per cui la Chiesa non può e non deve accettare le coppie omosessuali per una questione dottrinale, semplicemente perché la dottrina è come una legge e va rispettata, solo per i credenti però, perché solo a loro si rivolge, e lo Stato invece DEVE fare una legge che tuteli le coppie diverse. Un giusto equilibrio tra laicità e religione da parte di atei e credenti è assolutamente necessario in tutti, semplicemente attendendosi al “gioco delle parti”.UDM