Le Arabe Felici®

La triste storia di Capitan Findus


Ci sono molte storie tristi che ci vengono quotidianamente mostrate al telegiornale delle 20. Casi umani, distruzioni, devastazioni e guerre. Ma c’è una notizia che neppure il più freddo ed impassibile dei giornalisti ha voluto mostrarci: troppo dolorosa anche per chi ha il cuore relegato dentro un freddo scrigno di ghiaccio. E questa è la storia di colui che è stato il nonno un po’ di tutti, colui che aiutava i nostri primi e giovani spermatozoi di bambini ad arricchirsi di calcio e fosforo per affrontare con vigorosa gagliardia le nostre prime malinconiche pipette.
L’uomo che ci ha insegnato che il mare è libertà, l’uomo che ci rassicurava con i suoi boccoli bianchi e la sua maleodorante barba ingiallita dal fumo del sigaro. Avete capito (commozione): stiamo parlando di Capitan Findus, il nocchiero che conservava in forzieri dentro delle stive milioni di bastoncini findus già cotti e pronti per devastare i colon retti dei suoi marinai, un gruppo immenso di fanciulli chiassosi e simpatici. Ora , perché è stato allontanato? Forse perché ai ben pensanti non andava giù la storia di un laido vegliardo che faceva il periplo del mondo su un vascello insieme a dei minorenni e ciò poteva sembrare quanto meno scabroso? O sembrava irresponsabile il fatto che il buon capitano chiamasse lubrico i bambini a sé offrendogli il proprio vigoroso bastoncino? Fatto sta che ora è stato sostituito da un nuovo capitano, giovane tronfio e prestante, dallo sguardo ammiccante e provocatorio che sembra dire “Allora, bambini, preferite il mio, di bastoncino, o quello di quel vecchiaccio di merda del capitano, che è pure scotto e moscio?”.Ma la realtà è ancora più triste: ora il vecchio “Capitano” è diventato un barbone e vive dentro ad una baracca dimenticato da tutti ed in solitudine. E , forse, attende invano che lo raggiunga a fargli un po’ di compagnia il tizio del Tonno Insuperabile , l’uomo peggio doppiato in pubblicità al mondo. Se ci pensate, la voce doppiata diceva “100 grammi di bontà…in olio di oliva”. I labiali del nostromo dicevano “Brutti coglioni, questo tonno faschifarcazzo”. Ma questa è un’altra storia.