Le Arabe Felici®

L'egagro decalogo


Questo post , breve e circostanziato, cercherà di dare una spolverata alle baruffe di chiozzotta memoria che ormai da un po’ di giorni stanno continuamente invadendo questo Blog. Gli articoli che postiamo vanno letti. Dire che abbiamo fatto una maratona contro qualcuno, ad esempio, non è corretto in quanto non vero e non testimoniato dai fatti: basterebbe dare un’occhiata poco meno che superficiale al post incriminato. Questo utilizzo inesatto delle parole ha causato una pericolosa reazione a catena che è sfociata in vera e propria rissa verbale, dalla quale noi, con il nostro consueto stile, ci siamo volutamente tenuti fuori. Ciò che potrebbe urtare  non è l’ espressione di dissenso nei confronti della nostra maratona, quanto piuttosto la dimostrazione di come una persona, pur non avendo capito nulla di un determinato argomento, possa avere comunque un seguito (sia pur risibile) di gente che, priva di propri neuroni, ne ha sposato il punto di vista senza minimamente andare a controllare se questo sia o meno sostenibile.Postilla al punto uno: leggete sempre prima di commentare. Il virtuale sta superando il reale in termini di idiosincrasie nei confronti del prossimo o di chi la pensa diversamente. C’è un ingiustificato livore nei confronti del prossimo, e la protezione garantita dal virtuale stesso ne è panacea.  Se non viene capito un messaggio, è lecito chiederne lumi o chiarimenti. La polemica aprioristica è fine a se stessa, sempre, e non porta da nessuna parte.A tutti i presunti esperti di giurisprudenza che calcano le scene internet per l’intero arco della giornata, tirando fuori articoli che non esistono o codici non suffragati dal relativo numero di legge che li vincola, vorremmo ricordare di non utilizzare a sproposito il termine “diffamazione” ed affini, specie se sui nostri scritti non compare nulla di diffamatorio nella corretta accezione del termine.Si ricorda, altresì, che i sottoscritti non passano la loro vita qui dentro e , conseguentemente, non possono né vogliono moderare i commenti che ivi vengono lasciati. Compito, peraltro, che hanno gli amministratori del portale preposti ad organi di controllo, dal momento che possono tranquillamente sospendere  nick invisi, che manifestano suddetto deprecabile comportamento o risalire tramite IP a chi abbia lasciato frasi provocatorie.A chi dice che nostro compito è quello di cancellare i commenti offensivi lasciati dai commentatori di questo Blog, altrimenti mostreremmo di manifestare una implicita connivenza, possiamo ricordare di andare prima a farsi un giro sul Blog ufficiale di Libero o quello di una nota amministratrice (che con correttezza ha ammesso che noi, comunque, la faccia ce la mettiamo) e verificare se sia o meno stata fatta da loro suddetta cancellazione nei commenti di insulto ai sottoscritti, secondo un giusto metro di par condicio che dovrebbe partire ineluttabilmente da chi dovrebbe dare il buon esempio.Questo posto per noi è divertimento e modo per stare insieme: onestamente non ce ne frega un cavolo di quello che ci scrivono contro, lo prendiamo come un gioco, e tale deve rimanere. Il Web ormai è diventato la brutta copia maldestra della realtà, dove tutti abbaiano frasi fatte per cambiare il mondo, mostrando sdegno protetto da uno schermo impersonale, e dove chiunque si fa portavoce del populismo. La triste realtà è che poi non cambia mai un cazzo: e noi di cosa siamo accusabili? Di non portare nessun messaggio costruttivo? Viva la faccia, ci verrebbe da dire, il potere di prendersi in giro e di giocare senza promettere nulla e senza far male a nessuno è una benedizione, non un esecrabile comportamento.Evitate di fare i copia/incolla delle frasi da un Blog al nostro: non abbiamo la cultura del reality show , delle baruffe , degli insulti a distanza, della delazione. Non ci diverte, non ci interessa, non ci porta neppure un seppur minimo desiderio di risposta, dal momento che non ne vediamo una pratica utilità, se non quella di innescare una continua miccia di polemiche. E’ infruttuoso tentare di giudicare le nostre vite, facendo illazioni su di esse o pensando di conoscerle. Nessuno è biografo altrui, ed è già complicato gestire la propria, di vita, per poi potersi permettere di valutarne l’altrui.E’ inutile provocarci, la nostra mancata risposta è fondamentalmente legata al fatto che non diamo importanza alle altrui frustrazioni.Non cercate di essere chi non siete: è già difficile essere voi stessi. Basta convivere, pacificamente.