Le Arabe Felici®

Non vogliamo essere scomunicati!


Abbiamo deciso. Non vogliamo essere scomunicati. Crediamo in Dio ed in Gesù, ma questa Chiesa ci ha fatto sempre storcere il naso con i suoi sempre più frequenti interventi invasivi nella vita politica e sociale. Però , ogni tanto, abbiamo piacere a fare una preghierina alla Madonnina o a Gesù a Santa Lucia o in qualche parrocchia di periferia. O magari stare in silenzio su quelle panche di legno, quando non c’è la funzione, ed annusare nell’aria l’odore dell’incenso e delle candele di cera, con quel buio protettivo di un ambiente che dovrebbe esserti amico. Allora, seguiamo le regole. Quindi possiamo amare e dobbiamo creare una famiglia. Perfetto. Se poi tradiamo mogli e mariti non importa, se facciamo figli e li abbandoniamo a rincoglionirsi alla Playstation per farci i cazzetti nostri non conta, è  fondamentale  essere un nucleo. Va bene. Veline e calciatori sono cattolici perfetti. Possiamo amare ma non persone del nostro stesso sesso. Non ricordiamo che Gesù abbia detto che l’amore è razzista, ma ne prendiamo atto. Se il bambino che tenete in grembo scoprite che rischierà di nascere con gravi malformazioni fisiche o cerebrali, non dovete abortire. E’ un inno alla vita farlo crescere nel disagio nella società moderna dell’immagine: è un inno alla vita vederlo soffrire. Va bene, ci stiamo. Non vogliamo essere scomunicati. Anzi, riteniamo giusto che Welby non abbia avuto diritto al funerale religioso, contrariamente al simpatico dittatore Franco, ad esempio. Ha preteso di morire perché ridotto ad una larva tenuta in vita soffrendo da macchine invasive, lo stolto. Non sosteniamo le coppie di fatto, i DICO, i PACS.Siete solo froci e lesbiche e noi non vogliamo essere scomunicati, Santa Pace! Caspita, è difficile essere cattolici. Orbene, leggiamo anche altri documenti, magari qualche vantaggio ‘sta Chiesa dovrà pur darcelo, diamine.Allora, in Gran Bretagna nel 2006 numerose decine di sacerdoti furono responsabili di reati di pedofilia, come quelli della diocesi di Ferns, contea di Wexford, Irlanda. E vennero tutelati dalle autorità ecclesiastiche. Leggendo il Crimen Sollicitationis, il documento segreto emesso dal Santo ufficio del Vaticano fornisce istruzioni ai vescovi su come trattare i casi di sacerdoti accusati di usare la segretezza del confessionale per fare avances sessuali ai penitenti. Ma soprattutto di come porsi di fronte a crimini peggiori, come il coinvolgimento di un prete in rapporti sessuali con un animale, un bambino o un uomo. Testimoniare in tribunali civili su casi di pedofilia che coinvolgono religiosi è punibile con la scomunica.Il garante dell'applicazione di quelle direttive fu Benedetto XVI, all'epoca dei fatti ancora cardinale Joseph Ratzinger. Fu lui il responsabile della direttiva con la quale lo scandalo venne messo a tacere e i preti furono protetti e nascosti alle autorità. Allora, ricapitolando, qualche vantaggio dovremmo ottenerlo. Non possiamo amare persone dello stesso sesso, ma possiamo ingropparci un cane o un cavallo.Non possiamo parlare di eutanasia per spegnere le sofferenze di un uomo ma possiamo farci sodomizzare da uno struzzo. Possiamo circondarci di efebi, ninfette ed eunuchi. Ovvio che dovremmo vestire l’abito talare, ma con le tuniche non staremmo poi tanto male. Potrebbe essere interessante. Insomma, questa nostra riflessione ha aumentato gli interrogativi piuttosto che smorzarli. Per non sapere né leggere né scrivere, andiamo ad Assisi a fare un saluto a San Francesco, almeno lui non giudicava e si limitava, lo sciocco, ad insegnarci l'amore. Rimaniamo solo con un dubbio.Gesù, che ha scelto di morire, sarebbe stato oggi scomunicato?