Le Arabe Felici®

CELEBRAZIONE


Se dobbiamo celebrare, celebrazione sia.Quando sono nato, mia madre denunciò la USL per mancanza di igiene: aveva visto un bacarozzo sgattaiolare via dal lettino. Questo fatto devastò da subito la mia autostima.Quell’amorevole bacarozzo ero io, il piccolo Gianluca.Alla scuola elementare mia mamma mi mandava vestito con un ampio grembiule bianco. Diceva che era per risparmiare sul lavaggio degli indumenti. La maestra, infatti, mi usava come cancellino.Diceva che ero leggero e, oltretutto, non valevo un cazzo: qualora mi fossi consumato eccessivamente, mi avrebbero buttato facilmente via.Al Liceo fui praticamente cacciato per uso di cannabinoidi (storia vera).Causa problemi legati alla geometria tridimensionale, ho sempre trovato problemi con le donne. Ma con una rimasi – anzi, rimanemmo – particolarmente soddisfatti. Andando via dopo l’amplesso, la salutai caramente e con molto affetto. Salutai, oltre alla ragazza, anche il gigante di colore che era coricato alle sue spalle.All’università, però, ebbi modo di formare un bicipite invincibile, conquistando l’intrigante appellativo di “Mr. Magoo”.La storia di oggi è molto semplice: moscio e praticamente non vedente, scrivo continuamente su un blog lottando allo stremo per conquistare l’ambito titolo di “chaperon dell’anno”.Il premio è troppo allettante per far mancare la mia partecipazione: il sederino di Cristiano, integro come era un tempo.