Abbiamo saputo questa mattina che il mondo Web sarà scosso da un nuovo disegno di legge che rischia di limitare, e di molto, le libertà su Internet. Non è stata una notizia presa da noi alla leggera: il web, se vissuto con disciplina, è forse l’unico mezzo che ci è rimasto per esprimere in democrazia le nostre idee e vivere la nostra libertà, di cui nella realtà ne siamo ormai quasi privati. Allo scopo ci siamo informati, e queste sono le informazioni che abbiamo recuperato per voi.Il governo ha approvato e mandato all'esame del Parlamento il testo che vuole cambiare le regole del gioco del mondo editoriale, per i giornali e anche per Internet. Il disegno di legge sta già cominciando a seminare il panico in rete. Chi ha un piccolo sito, perfino chi ha un blog personale vede all'orizzonte obblighi di registrazione, burocrazia, spese impreviste. Soprattutto teme sanzioni penali più forti in caso di diffamazione. La legge riguarda l’iscrizione al ROC, che è una sorta di registro, per chiunque svolga una sorta di attività editoriale. Per quest’ultima si intende qualsiasi attività, appunto, anche non a scopo di lucro, che propone di distribuire un prodotto “editoriale” intrattenendo il destinatario. Indipendentemente dalla sua diffusione, cartacea o, appunto, tramite Web. Scritte così, le nuove regole sembrano investire l'intero pianeta Internet, anche i siti più piccoli e soprattutto i blog. Ne può conseguire che ogni sito, se tenuto all'iscrizione al ROC, debba anche dotarsi di una società editrice e di un giornalista nel ruolo di direttore responsabile. Ed entrambi, editore e direttore del sito, risponderebbero del reato di omesso controllo su contenuti diffamatori. Questo, ai sensi degli articoli 57 e 57 bis del codice penale. Ora, nel nostro piccolo, vista la reazione sul Web da parte di tanti, tantissimi bloggers o proprietari di siti vari, ci diciamo: quale è il problema? Insomma…’sti cazzi! Mica hanno bandito il porno! Ragazzi, c’è andata di lusso! Pensate se a questi fosse invece venuto in mente di registrare sul ROC tutti quelli che si fanno le pippe su Internet! In quel caso sarebbero stati veramente cazzi! Ossia, io mi posso masturbare su Fatsextranny.org SOLO se registrato con marca da bollo e spese di iscrizioni su un registro…quello sarebbe stato un dramma! Pensate a Paolo mentre fa la fila al comune per mettere la firma sul registro, sudato e preoccupato... Ottimomarco che non può svuotare il suo amore sopra una bisunta e lercia tastiera solo perchè non ha i soldi per la marca da bollo!...Suvvia, allora, festeggiamo, che le nostre mani avranno ancora una lunga vita di attività malinconica!
Web CENSURATO!
Abbiamo saputo questa mattina che il mondo Web sarà scosso da un nuovo disegno di legge che rischia di limitare, e di molto, le libertà su Internet. Non è stata una notizia presa da noi alla leggera: il web, se vissuto con disciplina, è forse l’unico mezzo che ci è rimasto per esprimere in democrazia le nostre idee e vivere la nostra libertà, di cui nella realtà ne siamo ormai quasi privati. Allo scopo ci siamo informati, e queste sono le informazioni che abbiamo recuperato per voi.Il governo ha approvato e mandato all'esame del Parlamento il testo che vuole cambiare le regole del gioco del mondo editoriale, per i giornali e anche per Internet. Il disegno di legge sta già cominciando a seminare il panico in rete. Chi ha un piccolo sito, perfino chi ha un blog personale vede all'orizzonte obblighi di registrazione, burocrazia, spese impreviste. Soprattutto teme sanzioni penali più forti in caso di diffamazione. La legge riguarda l’iscrizione al ROC, che è una sorta di registro, per chiunque svolga una sorta di attività editoriale. Per quest’ultima si intende qualsiasi attività, appunto, anche non a scopo di lucro, che propone di distribuire un prodotto “editoriale” intrattenendo il destinatario. Indipendentemente dalla sua diffusione, cartacea o, appunto, tramite Web. Scritte così, le nuove regole sembrano investire l'intero pianeta Internet, anche i siti più piccoli e soprattutto i blog. Ne può conseguire che ogni sito, se tenuto all'iscrizione al ROC, debba anche dotarsi di una società editrice e di un giornalista nel ruolo di direttore responsabile. Ed entrambi, editore e direttore del sito, risponderebbero del reato di omesso controllo su contenuti diffamatori. Questo, ai sensi degli articoli 57 e 57 bis del codice penale. Ora, nel nostro piccolo, vista la reazione sul Web da parte di tanti, tantissimi bloggers o proprietari di siti vari, ci diciamo: quale è il problema? Insomma…’sti cazzi! Mica hanno bandito il porno! Ragazzi, c’è andata di lusso! Pensate se a questi fosse invece venuto in mente di registrare sul ROC tutti quelli che si fanno le pippe su Internet! In quel caso sarebbero stati veramente cazzi! Ossia, io mi posso masturbare su Fatsextranny.org SOLO se registrato con marca da bollo e spese di iscrizioni su un registro…quello sarebbe stato un dramma! Pensate a Paolo mentre fa la fila al comune per mettere la firma sul registro, sudato e preoccupato... Ottimomarco che non può svuotare il suo amore sopra una bisunta e lercia tastiera solo perchè non ha i soldi per la marca da bollo!...Suvvia, allora, festeggiamo, che le nostre mani avranno ancora una lunga vita di attività malinconica!