Le Arabe Felici®

Capodannismi, direbbe qualcuno.


Esistono infiniti modi per iniziare un anno. Avremmo potuto partecipare ad un cenone, ingozzandoci, tra mille sconosciuti, di cibo uguale per tutti ma non per questo in grado di accomunarci, sforzandoci di ignorare, alla seconda di trentadue portate, di non aver più fame; avremmo potuto così giungere alla mezzanotte con il ventre teso, con gli occhi e la fronte lucidi per il troppo mangiare, felici più per il sollievo di essere giunti alla fine dell’improba fatica alimentare che per l’arrivo di un nuovo anno.Oppure avremmo potuto semplicemente andare a cena. Ma se ci sono infiniti modi per iniziare il nuovo anno, ci sono anche infinite persone che non conoscono un modo diverso da questo. Persone che non lasciano nulla al caso. Persone che indosseranno i loro vestiti migliori, quelli che, poco importa se scomodi, li fanno sentire più belli, più appariscenti, più alti in una inesistente classifica. Persone che, dopo aver prenotato il loro tavolo al ristorante, forse anche con giorni di anticipo, si presenteranno a questa serata piena di certezze con i capelli ben pettinati, con la barba ben rasata, oppure con il trucco delle grandi occasioni, con la gonna corta, con le scarpe lucidate. Tutte queste persone, mentre scrivo, sono sedute al loro tavolo, ansiose di apparire, smaniose di avere una serata speciale, all’altezza delle loro aspettative, e pronte a dichiararla tale, in anticipo, suffragando questa affermazione con i segni esteriori che recano indosso.Tutto perfetto. Senza nessun imprevisto.Esistono poi persone che hanno passato la giornata camminando e che, all’ora di cena, avrebbero semplicemente voluto frugalmente cenare in un qualsiasi ristorante che avesse loro ispirato simpatia, con i vestiti comodi che avevano indosso fin dalla mattina, con il solo desiderio di mangiare, possibilmente bene. Ma tutti i ristoranti di Mantova, e, si suppone, di qualunque altra città italiana, erano riservati ai cenoni o interamente prenotati.Respinti come Maria e Giuseppe, abbiamo alla fine trovato la nostra mangiatoia. E allora un kebap alla periferia di Mantova, consumato in un quarto d’ora su uno sgabello, accompagnato da una Moretti bevuta direttamente dalla lattina, è stato il nostro meraviglioso cenone. E un sorriso spontaneo, profondo, vero, della persona che ha condiviso con me questa improbabile soluzione per evitare di restare senza cena, e come me ne ha apprezzato l’improvvisata e semplice bellezza, è stato il miglior modo per iniziare il nuovo anno. Nessuna organizzazione avrebbe potuto regalarmi qualcosa di altrettanto bello.Quindi, c’è una sola cosa che mi sento di augurarvi. Che l’anno nuovo mandi all’aria tutti i vostri piani e vi ricordi ogni giorno che solo ciò che non si conosce può davvero sorprendervi.DRT [featuring Skizo]