Una preghiera su scala mondiale per "le vittime delle gravi situazioni di condotta morale e sessuale di una piccolissima parte del clero", cioè per le vittime di pedofilia e abusi perpetrati da sacerdoti.
L'iniziativa annunciata dal prefetto della Congregazione per il clero riprende un suggerimento avanzato un anno fa da padre Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa Pontificia. Lo scorso 15 dicembre 2006, alla presenza di Benedetto XVI, il sacerdote aveva sottolineato come la Chiesa Cattolica avrebbe dovuto fare un giorno di digiuno e penitenza per chiedere perdono per gli abusi sessuali che hanno visto coinvolti alcuni suoi rappresentanti. Probabilmente Papa Benedetto avrà trovato assai gravoso e duro, per lui, rinunciare per un intero, lunghissimo giorno alla sua razione quotidiana di Beluga.Dal canto nostro, possiamo dire che c’è da essere soddisfatti di questa presa di posizione drastica e radicale da parte della Chiesa: la castrazione chimica sarebbe stata effettivamente troppo leggera come punizione, un giorno senza mangiare, senza neppure poter spiluccare dei Fonzie’s al formaggio, sa di punizione esemplare. Per questo, vi annunciamo anche noi una espiazione forte dei nostri peccati: domani rinunceremo in blocco a pronunciare la parola “idiosincrasia”.Per l’occasione, è attiva una nuova pubblicità, che vedete in foto, che avvicina ancora di più la figura del Santo Padre ai giovani.
