Indubbio osservare come nel mondo dei Blog prolifichino e grufolino spazi , gestiti da femminucce, che parlano di categorie di uomini, affrontando quotidianamente discorsi diversi sulle varie tipologie maschile. Per noi, giusto contrappasso, parlare di donne è molto più semplice, dal momento che ne esiste una sola categoria, la donna stronza. Non per nulla, da quando ella è stata creata dalla costola di Adamo ha mantenuto la stessa personalità immutevole dell’osso progenitore. Le donne sono tutte uguali, il loro dna è perfettamente identico come quello dei serial killer, e sviluppano in modo esattamente identico la loro stronzaggine, profondendola a piene mani sui capi chini degli uomini. Per questo farò un unico florilegio che possa idealmente accumunarle tutte in un unico bouquet di comportamento, sfidandole a dimostrarmi il contrario. Cominciamo , a caso, con la
Donne alla guida: inutile nasconderlo, guidano tutte male. Tralasciamo il fatto che di solito, a 180 km orari sulla Pontina sono use mandare sms alle loro amiche mentre si truccano e si depilano l’inguine. Avete notato i loro sguardi mentre sono al volante? Stessa fissità tipica dell’ottuso, occhi preoccupati come se fossero inseguite da una banda di naziskin allupati appena usciti dal carcere per buona condotta dopo un’ accusa di stupro. E poi sono solite parlare . Con chi non si sa. Parlano guardando in faccia, con aria spocchiosa e bocca a culo di struzzo, gli altri automobilisti. Magari recitano l’alfabeto finnico al contrario o citano lingue morte, comunque devono commentare, nel triste silenzio del proprio abitacolo, qualsiasi stronzata accada loro intorno. E cosa dire delle
Donne nel sesso : pleonastico ricordare che il sesso si fa solo quando vogliono loro, di solito dopo una tua giornata di lavoro in cui ti hanno cassaintegrato ed in metropolitana sei stato picchiato selvaggiamente da un gruppo di immigrati ex pugili clandestini. Pur ottenendo loro la desiderata traditio corporis, non si accontentano. Dopo un incontro di sesso , comunque, vogliono parlare. Anche se sordomute. Devono parlare. Anche se gli mettete una zucchina in bocca e le imbavagliate con lo straccio per pulire per terra. Non importa se il loro orgasmo di solito è plurimo ed assolutamente non impegnativo, dal momento che è paragonabile alla pollichiuria di un criceto che piscia spesso e senza sforzo. Non sanno che il tuo orgasmo comporta la contemporanea perdita di miliardi di spermatozoi, proteine , vitamine, zuccheri e che la tua erezione è costata sacrificio, visto che ti sei appena scolato sei Ceres doppio malto e sei in zona infarto. Non importa se sei stanco come se avessi giocato la finale di Champions League marcando Ronaldinho con una incudine legata allo scroto e gli zoccoli di cemento. Tutto quello che vorresti è fumarti in silenzio una sigaretta e che lei venisse rapita dagli extraterresti per poi essere vivisezionata e studiata come cavia. Nulla serve: devi parlare. Ma tutto cambia se fai parte di una coppia. La
Donne in coppia nel sesso : è remissiva, fragile, priva di spina dorsale, completamente soggetta all’uomo. Ed è una sfiga, pensateci bene. Voi single che cercate divertimento ed aprite gli annunci pruriginosi degli scambisti mai troverete una coppia con lei ninfomane e cintura marrone di ingoio acrobatico e lui contemplativo onanista con pinzetta. Assolutamente. Troverete sempre una coppia con lei bisex e lui, guardacaso, stallone da monta che cercano SOLO donne. Bizzarro. E Dio ci scampi dalla tragedia delle
Donne e complimenti: è indubbio che ciascuno deve essere libero di vivere la propria personalità e la propria vita in totale libertà, senza ledere l’altrui. Ma è ovvio che se voi, o donne, girate con minigonne che sono fasce per capelli che vi si vede l’intestino tenue se vi abbassate e le magliette bucate dai capezzoli, potreste incorrere in coloriti commenti dei meccanici delle officine di grotte Celoni, che di solito sono arrapati come lemuri e costretti tutto il giorno a riparare motorini ingrippati. Per cui , girate nude ma non vi lamentate. Anche io , se andassi in giro per Roma con un procione infilato nel culo sarei oggetto di chiacchiere: non per questo mi lamenterei. E poi le
Donne e Playstation : se vai ad abitare con una donna, anche se è stata campionessa delle olimpiadi di Videogames di Tokyo, comunque romperà i coglioni ogni volta che accenderete la Playstation, anche solo per due minuti. Poco importa se lei , in ufficio, sta collegata 8 ore su Internet a giocare on line con le amiche a Doom. Tu non puoi farlo. In compenso le
Donne e l’elettronica vanno d’accordo come le manguste ed i boa. Sarebbero capaci di ferirsi o morire provando a premere Play sul videoregistratore per vedere una videocassetta. Potrebbero impazzire per capire il funzionamento di uno stereo. Salvo poi frantumarti la cucitura del cazzo se tu fai un minimo errore a sbagliare la programmazione del lavaggio della lavatrice, ultimo modello Ariston con 176 programmi e libretto di istruzioni con il doppio delle pagine de “Il nome della Rosa”. Ma è inutile discutere: avreste comunque torto. Una donna sarebbe capace di giustificarsi anche dopo aver distrutto la tua macchina nuova guidando contromano sull’Aurelia: la colpa, non si sa come, sarebbe comunque la tua. Tanto vale tacere, anche se questo potrebbe portare ad una delle cose più tremende che il mondo ricordi:
Le Donne che parlano da sole. Voi terminate la discussione e loro continuano a parlare a mezza bocca, di te ovviamente, con loro stesse. Se notate, tutte hanno il medesimo straziante ed odioso tono di voce: un incrocio tra quella di Reagan , la bambina posseduta nel film “L’esorcista” ed una puntina che stride su un disco rotto di Mino Reitano. Un vero e proprio dito al culo. E continuano a farlo per ore, probabilmente hanno tutte un loro amico immaginario, un grosso scroto peloso di Orango, che ascolta le loro lamentele. Ma non preoccupatevi: dopo i 40 anni abbasseranno le pretese ed accetteranno ogni vostro difetto, perché, si sa, il tempo passa e passa anche l’eterno fascino del loro spicchio e del loro culo, destinato a diventare un immenso budino scaduto.
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