Creato da Le.Arabe.Felici il 03/11/2005
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Alla Riscoperta di Roma

Post n°2442 pubblicato il 31 Luglio 2006 da Le.Arabe.Felici
 

Il Plonio dello Stadio Olimpico

Una delle mete turistiche preferite dagli stranieri che affollano la Capitale è indubbiamente il Foro Italico, simbolo di una forte romanicità che la città visse durante l’epoca del fascismo. Tra le opere d’arte maggiormente considerate spetta un posto d’onore al Plonio nei pressi dello Stadio Olimpico, meta tutt’oggi degli incontri tra giovani e coppiette clandestine. Eretto nel 1978 dal celebre artista Gianprepuzio Pomodoro, fratello bello del più celebre Giò, con la sua forma fallica dona prestigio e fescennino vigore ai marmi che fanno da cornice al foro stesso. Dal diametro di 5 metri , ha la sua particolarità nell’ampio glande in porfido, la cui grandezza riesce a proiettare un cono d’ombra che si dice in grado di donare refrigerio dal sole ad un numero di persone pari ai ¾ degli abitanti della Lapponia. Accanto al Plonio si può ammirare la bellissima opera moderna del Professor Scrotomaria Montecci dal nome “Il giovine che si tocca”, inno all’amore solitario ed alla scoperta del proprio acerbo corpo. Completamente in marmo, rappresenta un bel ragazzo (fonti ancora non certe dicono che il modello sia stato il sedicente Paolo il Silenzioso) ritratto seduto su una pietra aguzza mentre si accanisce sul suo garrulo membro. Mirabile notare come nella mano non impegnata nel miracolo dell’onanismo sia presente una pubblicazione molto nota, “Le Ore Mese”, celebre per raccontare pruriginose storie d’amore con tanto di antefatto, al punto tale che il lettore, principiando un racconto, non sapeva mai se alla fine la coppia avrebbe o meno trombato, rendendo più piccanti le proprie letture. Queste opere sono state recentemente citate dall’ Argan come modello di assoluta bellezza dell’arte del vivere, oltre ad avere ormai una simbologia tale da essere considerate a ragione la meta preferita dei monelli romani che, col casco non allacciato ed appena appoggiato sulla nuca, si divertono a fare le pinne con i loro motorini truccati con la marmitta proma di fronte a questi colossi per rimediare qualche patacca con cui paccare la sera, al fresco del ponentino.

 
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tR1cKy
tR1cKy il 31/07/06 alle 22:18 via WEB
Off topic - quello più che il neurone dell'Agente in incognito mi pare un protozoo.
 
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