Arabe fun club

PAX ARABESCA

E venne il tempo delle Arabe e la loro parola si diffuse a macchia d'olio di colza in tutti i blog.

La loro fu una partenogenesi. Infatti la storia narra che si sono fatte da sé ma forse la verità è che nessuno di loro è mai riuscito a far sesso con membri estranei alla loro divinità.

I loro adepti vengono accuditi, vegliati e protetti dalle ingiustizie del mondo. Nutriti col cazzeggio che allieta cuori e menti. Sono cresciuti forti nel numero e nello spirito goliardico, assuefatti alla tronfitudine.

L’etica arabesca è semplice: perculare il forte per fortificare il debole che divenuto forte può essere perculato. Battaglie epocali sono state combattute affinché la morale potesse essere compresa ed accettata anche dai pochi eretici, a volte eccelsi, comunque vulcanici, sporadicamente littorici, spesso anonimi, occasionalmente cloni.

Ora la pace Arabesca, casualmente simile alla pax romana, è estesa fino ai confini del mondo conosciuto e qualora dovessero insorgere dubbi circa la loro santità mi permetto di farvi notare che le Arabe sono onnipotenti, onniscienti ed hanno pure il dono dell’ambiguità.  Ma sopra ogni cosa le Arabe sono quello che scrivono e anche qualche cosa di più, mica pizza e fichi!

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ICH BIN EIN ARABEN FELICEN!

APPARIZIONI/SPARIZIONI

Da qualche giorno il nostro postribolo preferito è stato oggetto di apparizioni, sparizioni ed altre manifestazioni psichiche di provenienza aliena o forse riconducibili ad entità malefiche dal lungo naso e con solo quattro dita per mano.

Tozze e pelose creature con un pessimo senso dell'umorismo.

Una teoria suppone che alcuni dei fenomeni di poltergeist osservati siano riconucibili all'alto tasso testosteronico emanato dalle virili, ma anche virulente, Arabe.

Noi funs invochiamo l'intervento del sensitivo Yyossa affinchè provveda cordialmente alla disinfestazione del blog.

PREOCCUPAZIONE E SCONCERTO

Allarmanti notizie ci arrivano in queste ore sulla salute psicofisica delle nostre ammmatissime Arabe.

Apprendiamo con dispiacere che il ritiro in un monastero francese di frati incappucciati, quelli che osservano il voto del silenzio, da parte di Diego è oramai dato per certo. Il Papa ha appreso la notizia con sollievo.

Paolo sembra sia disperso nella metropolitana di Londra. Non abbiamo sue notizie da giorni ma confidiamo che le sue riserve d'adipe lo possano sostenere ancora per svariati lustri in attesa che le squadre di ricerca lo riportino tra noi.

Bruno ha subito una miracolosa mitosi cui beneficeranno le generazioni future.

Cristiano è salito alla ribalda delle cronache mondane per essere il primo italiano contagiato dall'aviaria: troppi contatti ravvicinati con gli uccelli.

Gianluca e UDM sono emigrati in Brasile per assistere al carnevale di Rio. Gianluca ha rubato il boa di struzzo rosa di Yyossa e abbiamo il vago sospetto che non voglia restituirlo mai più.

Yyossa è disperato perchè non riesce a trovare il suo boa di struzzo. Non intende uscire di casa senza il suo primario strumento di seduzione.

Marco si fa saggiamente i cazzi suoi e questa, stando alla sua fama, è un'ottima cosa.

Perchè proprio Gian.

Gianluca, mi sembra evidente, è la mia Araba del cuore. Quella che spero sempre di incrociare quando loggo. Quella per la quale rischio il licenziamento ogni pomeriggio. Gianluca è la mia piccola tenera blatta. Maltrattato, umiliato, tenuto nascosto come un figlio illegittimo. Deriso per il fallimento dell'operazione peniana di quest'estate. Violentato psicologicamente da caratteri forti. Ma in fondo, Gianluca, è un buono.

Non è dotato come l'Ottimomarco, di cui tanto si parla. Non è scappato all'estero in cerca di studentesse come il signor Paolo, non ha accanto una donna con carattere come ce l'ha Cristiano. Non ha il carisma del BR1 o le doti di ballerino di Yossa. Forse non è nemmeno dotto come il signor Diego.

Ma che importa? Io lo amo così. Per quello che è e soprattutto per quello che non è.