Book of shadows

RECENSIONE DEL SINGOLO OMONIMO DEI DHYAMARA


RECENSIONE DEL SINGOLO “DHYAMARA” Bellissimo ritratto gothico di musiche ed atmosfere da castello di Otranto, in questo lavoro dei DHYAMARA, che mescola il gothic all’ethereal, come nel pezzo”Ariel”dove la splendida voce di Ninfa sembra colorare il tutto, come in un quadro surrealista alla Dalì,altri pezzi includono interventi elettronici, e rendono più “space” le atmosfere in cui si muovono le voci di  Ninfa e Luca come se cantassero nello spazio profondo, con echi e riverberi, veramente ben calibrati e armoniosi, tanto da spedire l’ascoltatore, in un nuovo mondo ad ogni pezzo ascoltato.E’ un modo per viaggiare nel tempo e nello spazio, della mente e dello spirito, tanto che l’anima sembra divenire un prisma che riflette luce e tenebre tutte attorno, e dove il buio non è la fine di tutto, ma semmai l’inizio di qualcosa che è seppellito dentro di noi, nella nostra memoria atavica, e nella nostra parte più intima di noi stessi.La qualità dei pezzi ed il cd nella sua interezza, è davvero un bel ritratto fantasy gothico, che da  sensazioni a non finire, nella musica, nei testi e nelle visioni oniriche che scatena.Maurizio Ganzaroli